Riciclare e aumentare l’efficienza entro il 2050

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àˆ questo il messaggio chiave della «Green week 2011», giunta alla sua undicesima edizione e tenutasi a Bruxelles dal 24 al 27 maggio 2011.
A conclusione della manifestazione la Commissione Europea e il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP, United Nations Enviroment Program) hanno presentato due documenti da cui emerge con chiarezza la necessità   di un mutamento radicale del modo in cui utilizziamo risorse rare.
La prima Relazione mette in luce gli enormi vantaggi che si potrebbero ottenere con un aumento del tasso di riciclo dei metalli: se il tasso di riciclaggio di metalli come ferro, acciaio, rame, alluminio, piombo e stagno varia dal 25% al 75%, vi sono metalli, molto utilizzati dai settori industriali di punta, il cui riciclo non arriva all’1%.
Perfezionare i sistemi di raccolta e le infrastrutture di riciclaggio sostenere in questo sforzo i Paesi più poveri, afferma la Relazione, permetterebbe di risparmiare miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra e potrebbe creare un numero consistente di posti di lavoro “verdi”.
Il secondo testo mette in evidenza come la permanenza dello status quo farebbe triplicare il consumo di risorse entro il 2050, con un livello annuo di consumo di 140 miliardi di tonnellate di minerali, metalli, combustibili fossili e biomassa. Partendo da questo dato la Relazione disegna tre scenari dimostrando che se le economie avanzate riducessero di due terzi i consumi pro/capite (oggi 16 tonnellate/anno) e se gli altri Paesi restassero ai livelli attuali il consumo di risorse potrebbe assestarsi sui livelli del 2000.
Ai decisori politici nazionali viene affidato il compito di trovare soluzioni per ridurre l’uso delle risorse e aumentare il riciclaggio, in modo che per tutti i Paesi sia possibile rispettare la «tabella di marcia» per un uso efficiente delle risorse in Europa che a breve sarà   presentata dall’esecutivo di Bruxelles.
«Le sfide che ci aspettano sono enormi ma sono convinto che saremo all’altezza» ha dichiarato Janez Potoàƒâ€žà‚nik, commissario per l’Ambiente, annunciando la «tabella di marcia» e sottolineando l’importanza di «un dialogo effettivo tra gli Stati membri perchà© ci aspettano decisioni gravi in settori come le riforme fiscali e la soppressione dei sussidi inefficaci».
Achim Steiner, direttore esecutivo dell’UNEP, ha invece affermato l’importanza della dissociazione della crescita dall’uso delle risorse definendola una «soluzione percorribile e cruciale per il passaggio a un’economia verde, efficiente e a bassa intensità   di carbonio». Per percorrere questa strada occorre lavorare sull’«innovazione tecnologica, fiscale e organizzativa» e su politiche pubbliche lungimiranti e rispettose delle aspirazioni di una popolazione mondiale che oggi è di sette miliardi e che entro il 2050 passerà   a 9 miliardi.

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