Reporter Senza Frontiere denuncia una “Regressione Brutale” della libertà di stampa

1099

I dati che emergono dal World Press Freedom Index 2015 evidenziano un netto peggioramento della libertà di stampa in Europa.

Il Rapporto, redatto annualmente da Reporter Senza Frontiere (Rsf), valuta il livello della libertà di stampa in 180 Paesi in base a una serie di criteri che includono il pluralismo dei media e l’indipendenza, il rispetto per la sicurezza e la libertà dei giornalisti, e il contesto legislativo, istituzionale e infrastrutturale in cui operano i media.

La situazione è in peggioramento in tutto il mondo ma è l’UE a destare maggiori preoccupazioni.  «L’interferenza sui media da parte dei governi – si legge nel rapporto – è una realtà in molti Paesi dell’Unione Europea. Ciò è dovuto alla concentrazione della proprietà dei mezzi d’informazione in poche mani e nell’assenza di trasparenza sui proprietari. Inoltre l’Ue non ha regole sulla distribuzione degli aiuti di Stato ai media».

A impressionare è anche il divario tra gli Stati membri dell’UE. Infatti, si passa dal primo posto della Finlandia (seguita al secondo posto dalla Norvegia e al terzo dalla Danimarca) al 106esimo della Bulgaria, un divario senza precedenti.

L’Italia è scesa di 24 posizioni, passando dal 49esimo posto al 73esimo. La causa è da ricercarsi nell’esplosione di minacce, in particolare della mafia, e dei procedimenti per diffamazione ingiustificati. Stupisce che in graduatoria il nostro Paese sia superato anche da Paesi come l’Ungheria del discusso premier Orban (65esimo posto). Peggio dell’Italia in Europa è riuscita a fare solo Andorra, caduta in un anno di 27 posizioni a causa delle difficoltà incontrate dai giornalisti nel raccontare le attività delle banche nel piccolo Paese tra Francia e Spagna.

Clicca qui per saperne di più

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here