Il Comitato dei delegati dei ministri del Consiglio d’Europa ha adottato due Raccomandazioni il cui obbiettivo è il miglioramento dell’integrazione dei cittadini migranti. Nella prima Raccomandazione si legge che «gli Stati membri devono intraprendere ogni misura necessaria per facilitare un’integrazione positiva che vada oltre la semplice tolleranza nei confronti della differenza». Il fine delle azioni di integrazione deve essere il pieno riconoscimento della «dignità umana dei migranti», nonchà© la costruzione di un «senso di appartenenza dei migranti alle società che li accolgono».
La seconda Raccomandazione richiede agli Stati membri una maggiore efficienza delle politiche e delle pratiche implementate per il riconoscimento e la valorizzazione delle esperienze e delle competenze dei cittadini migranti.
La Raccomandazione stessa contiene le linee guida per l’attivazione di misure e politiche finalizzate a questo scopo. Gli elementi cardine di questi interventi, secondo il Consiglio d’Europa, sono: l’informazione, l’orientamento e l’assistenza volti a ottenere il riconoscimento e la convalida del titolo conseguito nel Paese d’origine, la chiara identificazione degli organismi competenti al riconoscimento delle qualifiche, che devono lavorare in stretto contatto con i servizi pubblici per l’occupazione, la realizzazione di percorsi formativi indirizzati ai datori di lavoro e dei lavoratori e finalizzati all’«acquisizione di consapevolezza» in tema di riconoscimento di competenze e qualifiche dei lavoratori migranti; la cooperazione da realizzarsi sia a livello locale con la creazione di «reti di stakeholders» sia a livello internazionale attraverso la collaborazione e il mutuo riconoscimento tra i sistemi di istruzione.
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