Quale futuro per le Capitali europee della cultura?

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Giunta al suo venticinquesimo anniversario, l’iniziativa «Capitali europee della cultura» raccoglie ormai un ampio consenso, essendo divenuta un evento culturale di ampia portata e di grande impatto.
Nel 2011 saranno Capitali europee della cultura Turku (Finlandia) e Tallin (Estonia), sono già   note inoltre le Capitali scelte per gli anni 2012 (Guimaraà©s – Portogallo e Maribor – Slovenia), 2013 (Marsiglia, Francia e Kosice, Repubblica Slovacca) e 2014 (Umeà £ – Svezia e Riga – Lettonia).
Per il biennio successivo sono al vaglio della Commissione Europea le candidature presentate da Belgio e Repubblica Ceca (2015) e Spagna e Polonia (2016).
Nel triennio 2011 – 2013 avranno infine luogo le procedure di selezione che determineranno le capitali europee della cultura del triennio 2017 – 2019 per cui hanno già   annunciato di volersi candidare rispettivamente Paesi Bassi e Cipro, Danimarca e Malta. Italia e Bulgaria.
Nulla si sa di quanto avverrà   di «Capitali europee della cultura» dopo il 2019. La consultazione indetta dalla Commissione Europea si prefigge l’obiettivo di migliorare l’iniziativa attraverso interventi di modifica delle procedute di selezione e azioni che ne migliorino l’impatto sia in termini di ricaduta immediata sulla vita sociale, culturale ed economica della città   detentrice del titolo, sia in un’ottica di medio periodo: secondo la Commissione europea «quello di Capitale europea della cultura dovrebbe diventare una sorta di marchio valoriale» che le città   possano spendere anche dopo avere passato il titolo e il testimone ad altre città  
La consultazione, rivolta a cittadini, enti pubblici, associazioni e organizzazioni del terzo settore, si chiuderà   il 12 gennaio 2011. Gli esiti della consultazione saranno utilizzati dalla Commissione per l’elaborazione di una proposta che nel 2012 sarà   sottoposta a Consiglio e Parlamento.(22 dicembre 2010)

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