Previsioni economiche al ribasso anche per l’OCSE

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Dopo la Commissione europea e la Banca Centrale, anche l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) riduce le sue previsioni di crescita economica, non solo per l’UE ma per tutti i Paesi industrializzati.
Per i Paesi della zona euro la crescita prevista dall’OCSE è dello 0,5% del PIL nel primo trimestre e dello 0,4% nel secondo. L’OCSE concorda perಠcon la decisione presa dalla BCE di mantenere stabile il costo del denaro al 4%, perchà© ritiene che nel breve termine non siano necessarie politiche espansive. Leggermente inferiore alla media della zona euro la crescita prevista per l’Italia, che dovrebbe essere dello 0,3% sia nel primo che nel secondo trimestre, cioè lo 0,4% in meno di quanto previsto a fine 2007.
Preoccupa anche l’OCSE la situazione degli Stati Uniti, dove nel primo trimestre è prevista una crescita dello 0,1% e addirittura una crescita zero nel secondo trimestre, cioè circa mezzo punto percentuale in meno rispetto alle previsioni del dicembre scorso. Se è ancora presto per parlare di recessione, tuttavia secondo l’OCSE «con il passo delle attività   economiche assestato così al di sotto del potenziale, è chiaro che lo stallo si sta rapidamente accentuando».
In generale, secondo l’OCSE, le prospettive economiche sono indubbiamente peggiorate e l’economia reale «non è al riparo dalle turbolenze finanziarie», dunque si è alle prese con una crisi che «non svanirà   presto».

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