Povertà energetica e transizione verde: le nuove sfide europee

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Durante un hearing del Comitato economico e sociale europeo tenutosi il 14 giugno, i rappresentanti delle istituzioni europee e della società civile si sono riuniti per riflettere sulle nuove sfide poste dal problema della povertà energetica; esse testeranno la resilienza europea nell’immediato futuro.

Tra i principali obiettivi dell’Unione Europea per la riduzione dei poveri da energia, ci sono il miglioramento dell’efficienza energetica all’interno degli stabili, l’aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili e l’educazione ai consumatori sul risparmio energetico.

Con il drammatico aumento dei prezzi energetici, l’Europa si sta mobilitando verso una sempre minore dipendenza dai combustibili fossili e uno spostamento verso risorse energetiche più economiche e più pulite. Questo assicurerebbe un’indipendenza e una sicurezza energetica che permetterebbe anche agli Europei un maggiore accesso ai prezzi delle bollette energetiche.

L’Unione vuole evitare un aumento di poveri da energia e, allo stesso tempo, vuole cercare di supportare i cittadini in difficoltà con i pagamenti, anche cercando di migliorare i loro standard di vita. In questa direzione vanno una nuova legislazione e un numero di risoluzioni politiche per affrontare l’efficienza e la sicurezza energetica sul lungo periodo, cercando di coinvolgere consumatori, autorità e partner sociali allo stesso modo, per raggiungere una soddisfacente transizione verde.

Oggi il 75% delle abitazioni dipende dai combustibili fossili, e più della metà della fornitura delle abitazioni è classificata nella classe energetica più bassa, la F. Tra gli obiettivi europei principali abbiamo anche quello di un’ambiziosa revisione delle Prestazioni energetiche degli edifici con uno spostamento della classe energetica minima alla D. Questo tipo di revisione conterrà anche una definizione di povertà energetica, che comporterà la costruzione di una struttura legislativa per tutelare i soggetti più vulnerabili.

Secondo il rapporto del CESE di Ioannis Vardakastanis, la lotta alla povertà energetica deve essere una priorità assoluta per l’UE e ha annunciato che il CESE costruirà un’ampia coalizione per avere un approccio globale sulla questione che coinvolga le parti interessate a livello europeo e nazionale.

Per saperne di più: il comunicato del CESE

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