Positiva la quinta valutazione del codice di condotta per contrastare l’odio online

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Sono stati presentati dalla Commissione europea i risultati della quinta valutazione del codice di condotta del 2016 per contrastare l’illecito incitamento all’odio online, con risultati molto positivi che mostrano come il 90% dei contenuti segnalati sia valutato dalle società informatiche entro 24 ore e il 71% sia ritenuto un illecito incitamento all’odio e venga dunque rimosso; inoltre il tasso medio di rimozione dimostra come le piattaforme informatiche continuino a rispettare la libertà di espressione evitando la rimozione di contenuti non classificabili come illecito incitamento all’odio.

Il codice di condotta è stato introdotto il 31 marzo 2016 con l’obiettivo di contrastare il crescente odio razzista e xenofobo online; il codice si pone all’interno della decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia che riconosce come reato l’istigazione pubblica alla violenza o all’odio nei confronti di un gruppo di persone, o di un suo membro, anche quando ciò avviene online. Il codice di condotta si basa su una stretta cooperazione tra Commissione europea, piattaforme informatiche (nel 2016 firmarono Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube, seguite negli anni successivi da Instagram, Google+, Snapchat, Dailymotion e Jeuxvideo.com), organizzazioni della società civile e autorità nazionali. Ogni esercizio di monitoraggio permette di confrontare i risultati ottenuti nel corso del tempo in modo da poter permettere una corretta analisi di difficoltà da affrontare e progressi compiuti.

Tuttavia, come sottolinea Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, non ci si deve accontentare di questi risultati, ma bisogna concentrarsi sui punti ancora lacunosi, quali la trasparenza e il feedback agli utenti, oltre a valutare che i contenuti segnalati siano valutati coerentemente nel tempo. In più, questi risultati confluiranno nel quadro del futuro pacchetto relativo alla legge sui servizi digitali, la Commissione inviterà le piattaforme che si occupano di contrastare l’odio online a istituire sistemi efficaci di notifica e intervento e, allo stesso tempo, promuoverà il dialogo tra le società informatiche e le organizzazioni della società civile che operano sul terreno per contrastare l’illecito incitamento all’odio.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione

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