Per una governance europea dello spazio Schengen

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La Commissione Europea ha adottato la comunicazione «Governance Schengen, rafforzare lo spazio senza controlli alle frontiere interne» e due proposte legislative allo scopo di migliorare il funzionamento dello spazio Schengen rendendolo più adatto a rispondere alle sfide future.
Elementi-chiave del pacchetto di proposte sono: la valutazione e il monitoraggio dell’applicazione dell’acquis di Schengen e il meccanismo decisionale sul ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere in caso di grave minaccia alla sicurezza interna.
«Le nostre proposte – ha dichiarato Cecilia Malmstrà ¶m, commissaria per gli Affari interni – introducono un sistema decisionale europeo che andrà   a rafforzare la fiducia reciproca fra Stati membri» .
In tema di valutazione la Commissione propone di sostituire l’attuale approccio intergovernativo con una «governance Schengen» di livello europeo: la verifica dell’applicazione dell’acquis dovrebbe essere effettuata attraverso visite di monitoraggio guidate dalla Commissione Europea con il coinvolgimento di esperti internazionali e rappresentanti dell’Agenzia per il controllo delle frontiere esterne (Frontex). Al termine di ogni visita verrebbe redatta una relazione che evidenzia le principali lacune; alla relazione ogni stato membro sarebbe chiamato a rispondere con un adeguato piano d’azione.
àˆ stata inoltre proposta l’istituzione di un «check-up» semestrale sul funzionamento di Schengen: la Commissione esporrebbe una panoramica sulla quale sarebbero chiamati a esprimersi Consiglio e Parlamento.
Secondo la Commissione Europea, poi, la facoltà   oggi concessa agli Stati membri di imporre controlli temporanei alle frontiere interne ha ripercussioni sull’intero spazio e andrebbe gestita a livello europeo.
Secondo le ultime proposte il ripristino temporaneo dei controlli in occasione di eventi prevedibili (manifestazioni sportive, politiche, eventi) dovrebbe diventare un atto di livello europeo adottato a partire da una proposta della Commissione sostenuta da una «maggioranza qualificata» di esperti degli Stati membri. Agli Stati membri resterebbe la facoltà   di adottare le decisioni relative a eventi imprevedibili ed emergenze. Tale decisione, perà², potrà   avere una validità   massima di cinque giorni; eventuali proroghe saranno decise a livello di Unione Europea.
Le proposte della Commissione prevedono inoltre che prima di arrivare al temporaneo ripristino dei controlli alle frontiere interne vengano implementate misure di sostegno (a carico della Commissione, di Frontex, di Europol o dell’Ufficio Europeo di sostegno all’Asilo) nei confronti di quegli Stati membri che evidenziano gravi carenze nell’applicazione delle norme Schengen.

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