Partenariato orientale dopo il 2020: il Consiglio approva le conclusioni

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Nelle conclusioni approvate l’11 maggio scorso sulla politica del partenariato orientale
dopo il 2020, il Consiglio dell’Unione europea ribadisce l’importanza strategica e l’impegno
comune a creare un quadro di cooperazione più flessibile, ambizioso e inclusivo.
Il partenariato orientale fa parte della politica europea di vicinato e ha come obiettivo il
rafforzamento dell’associazione politica e dell’integrazione economica di sei paesi partner
dell’Europa orientale e del Caucaso meridionale: l’Armenia, l’Azerbaigian, la Bielorussia, la
Georgia, la Repubblica di Moldova e l’Ucraina.
Nelle conclusioni il Consiglio riafferma il proprio approccio basato su una politica di
incentivi e sulla condizionalità quali strumenti per incoraggiare i paesi partner a continuare
a impegnarsi nelle riforme sulla democrazia, i diritti umani, ma anche riforme economiche,
climatiche ed energetiche e per la trasformazione digitale, elementi fondamentali del
partenariato.
Infine, il Consiglio attende con interesse il prossimo vertice del partenariato orientale
per studiare strategie che consentano ai partecipanti di affrontare congiuntamente
importanti sfide globali, in particolare nel contesto della pandemia di Covid-19.

Per approfondire: il comunicato del Consiglio

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