Parlamento europeo: il resoconto della seconda plenaria di ottobre

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Si è recentemente svolta a Strasburgo, dal 16 al 19 ottobre, la seconda plenaria del mese di ottobre del Parlamento europeo.

Tra i provvedimenti più importanti spicca l’adozione della posizione negoziale in merito al bilancio UE 2024 – correlata alla contestuale revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 – respingendo le proposte di tagli presentate dal Consiglio nella propria posizione.

In materia di politica interna e di risorse, il Parlamento ha altresì approvato la propria posizione in merito alla creazione di STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), la piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa con la quale l’UE si pone l’obiettivo di finanziare investimenti in settori strategici per la transizione verde e per quella digitale.

Diverse le prese di posizione rispetto ai numerosi conflitti e alle crisi all’interno e ai confini del continente europeo, a cominciare dal conflitto in corso nella Striscia di Gaza: in una risoluzione, il Parlamento ha espresso una dura condanna nei confronti degli attacchi perpetrati da Hamas, chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi; ha altresì riconosciuto il diritto di Israele a difendersi nei modi “sanciti e limitati dal diritto internazionale” e, sottolineando il pericolo di una spirale di violenza, ha sollecitato un’immediata pausa umanitaria per assistere la popolazione civile della Striscia. 

Il Parlamento ha altresì ospitato il primo ministro armeno Nikol Pashinyan, il quale, pur rimarcando la terribile situazione umanitaria creatasi dopo l’offensiva azera nel Nagorno-Karabakh, ha comunque manifestato la propria volontà di giungere quanto prima a stipulare un accordo di pace con l’Azerbaijan.

I parlamentari hanno inoltre incoraggiato Serbia e Kosovo ad attivarsi per una de-escalation dopo gli episodi di violenza che hanno interessato i territori di confine tra i due stati nel corso degli ultimi mesi.

Infine, per quanto concerne l’Ucraina, gli eurodeputati hanno adottato la propria posizione in merito allo strumento per sostenere la ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina proposto a giugno dalla Commissione europea; i deputati hanno chiesto che a finanziamento dello strumento – per il quale si prevede una dotazione da 50 miliardi di euro – concorrano i beni congelati appartenenti alla Federazione russa o a soggetti associati al conflitto; inoltre, hanno sollecitato l’adozione di criteri di trasparenza adeguati nell’utilizzo dello strumento. 

Infine, sul versante della lotta alla criminalità, i deputati hanno espresso il proprio mandato negoziale in merito alla riforma della direttiva sulla prevenzione e repressione della tratta degli esseri umani, per la quale si propone un significativo rafforzamento; inoltre, a sei anni dall’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, il Parlamento ha sottolineato gli scarsi progressi compiuti nel fare giustizia, sottolineando come ancora non siano stati condannati mandanti dell’omicidio.

Nel corso della sessione è stata altresì assegnata l’edizione 2023 del Premio Sacharov per la libertà di pensiero, andata a Jina Mahsa Amini e al movimento di protesta iraniano “Donna, vita e libertà”.

Tra gli altri provvedimenti adottati nel corso della sessione, si segnala, infine, l’approvazione di un nuovo sistema di norme sul controllo delle attività di pesca.

La prossima plenaria avrà luogo l’8 e il 9 novembre a Bruxelles.

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