Parlamento europeo: il resoconto della seconda plenaria di maggio

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Guerra in Ucraina al centro della seconda plenaria di maggio, svoltasi la scorsa settimana nelle giornate di mercoledì e giovedì.

Gli europarlamentari hanno sottolineato l’opportunità di estendere le sanzioni applicate alla Russia anche alla vicina Bielorussia, in considerazione del sostegno offerto da quest’ultima all’aggressione dell’Ucraina. 

Per sostenere il Paese invaso, inoltre, il Parlamento ha appoggiato la proposta di sospendere per un anno i dazi doganali sui prodotti provenienti dall’Ucraina, per la quale l’UE rappresenta il maggior partner commerciale (oltre il 40% del commercio estero ucraino).

Per quanto concerne i crimini di guerra, il Parlamento ha appoggiato l’estensione del mandato concesso all’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), che consentirà a quest’ultima di analizzare e conservare prove relative a presunti crimini di guerra, genocidi e crimini contro l’umanità. Inoltre, hanno sostenuto la necessità di istituire un Tribunale speciale internazionale con il compito di giudicare il crimine di aggressione commesso dalla Russia. 

Il Parlamentari UE hanno infine sottolineato la necessità di incrementare le misure di sostegno a cittadini e imprese dell’UE colpiti dalle conseguenze del conflitto, evidenziando l’insufficienza degli attuali strumenti finanziari: per far fronte alle necessità sopravvenute, l’Europarlamento ha proposto di ricorrere ai beni confiscati agli oligarchi russi e di individuare nuove risorse, oltre ad utilizzare a pieno l’attuale budget dell’UE. 

Novità anche sul versante dei potenziali, futuri allargamenti UE. L’Europarlamento ha sollecitato il Consiglio ad avviare ufficialmente i negoziati per l’adesione di Albania e Macedonia del Nord, esprimendo un giudizio positivo sui risultati ottenuti dai due Paesi nel percorso verso l’ingresso nell’UE e sottolineando l’importanza di tale inclusione nell’attuale contesto geopolitico. Nel corso della Plenaria è intervenuta anche la Presidente della Repubblica Moldava Maia Sandu, la quale ha evidenziato la ferma volontà di portare il proprio Paese nell’UE, della quale si considera parte integrante. 

Per quanto concerne il rispetto dello stato di diritto, i Parlamentari europei hanno criticato il rapporto annuale prodotto dalla Commissione europea, evidenziando – come già fatto in passato – la necessità di distinguere le violazioni puntuali da quelle sistematiche e di procedere ad un’analisi più approfondita e trasparente. 

Infine, in materia fiscale, il Parlamento ha approvato, pur con qualche modifica, la proposta della Commissione relativa all’adozione di un’aliquota minima globale per l’imposta sulle società (Global minimum corporate tax rate) pari al 15%, la quale dovrà ora essere approvata all’unanimità dal Consiglio.

La prossima plenaria avrà luogo dal 6 al 9 giugno a Strasburgo.

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