Parlamento europeo: il resoconto della prima plenaria di Novembre

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Prima plenaria del mese di novembre per il Parlamento europeo. Numerosi i temi in agenda per questa sessione, svoltasi dall’11 al 13 novembre, che ha avuto inizio con un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati di Nizza e Vienna.

Tra i provvedimenti più importanti, spicca senza dubbio l’adozione di una risoluzione con la quale si sottolineano i rischi di abuso di potere da parte dei governi nazionali in relazione alle misure emergenziali adottate per far fronte alla pandemia da covid-19. Il Parlamento ha sottolineato la necessità di porre a termine quanto i regimi di “stato di emergenza” dichiarati in numerosi Paesi o, quantomeno, definire chiaramente i limiti delle deleghe attribuite all’esecutivo garantendo, in ogni caso, la funzione di controllo esercitata dagli organi parlamentari e giudiziari; ha inoltre esortato i governi ad esimersi dall’adozione di provvedimenti legislativi in grado di incidere su diritti e libertà fondamentali in un contesto nel quale, per via delle limitazioni sanitarie in vigore, non è possibile il naturale svolgimento del dibattito democratico (il riferimento è alla legislazione adottata dal governo polacco che riduce drasticamente l’esercizio dell’aborto); infine, ha sottolineato l’importanza di garantire, anche nelle attuali circostanze, il corretto funzionamento del sistema di asilo, domandando l’evacuazione immediata dei campi allestiti nelle isole greche e la redistribuzione dei richiedenti asilo ivi ospitati tra gli altri Paesi europei.

Sul fronte economico, via libera al rinnovo di InvestEU, il fondo creato nel 2019 in sostituzione del FEIS (Fondo europeo per gli investimenti strategici) per concentrare in un programma unico i vari strumenti previsti dall’Unione per alimentare e sostenere gli investimenti e l’accesso al credito; provvisto di una dotazione complessiva da 91,8 miliardi di Euro, investEU mira a mobilitare almeno 1.200 miliardi di Euro in investimenti nel periodo 2021-2027.

Con una risoluzione non vincolante, il Parlamento si è pronunciato altresì sul Piano di Investimento per un’Europa sostenibile (SEIP) e sulle modalità di finanziamento del Green deal, esprimendo soddisfazione per il modo in cui il Piano europeo per la ripresa ha integrato in sé l’obiettivo della neutralità climatica per l’anno 2050; sono state tuttavia sollevate alcune perplessità in merito alle possibilità, per il SEIP, di raggiungere l’obiettivo prefissato – la mobilitazione di 1.000 miliardi di investimenti entro il 2030 – in considerazione dell’attuale congiuntura economica negativa.

Sempre sul versante economico, il Parlamento ha approvato un importante accordo commerciale con la Cina che prevede il riconoscimento reciproco di mille indicazioni geografiche protette relative ad alcuni dei principali prodotti alimentari delle due aree, i quali saranno pertanto tutelati da imitazioni o abusi di denominazione.

La seconda sessione plenaria del mese avrà luogo la prossima settimana, lunedì 23 novembre.

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