Parlamento europeo: il resoconto della plenaria di febbraio

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Molti i temi toccati nella sessione plenaria del Parlamento europeo appena conclusasi

Nel corso della sessione plenaria che si è svolta a Strasburgo dal 10 al 13 febbraio 2020, il Parlamento europeo si è occupato di numerosi argomenti, dal futuro delle relazioni con il Regno Unito dopo Brexit al bilancio 2021-2027 dell’Unione Europea, dal controllo sui sistemi decisionali automatizzati al contrasto alle mutilazioni genitali femminili.

Trattandosi della prima plenaria in seguito al recesso del Regno Unito dall’UE, la composizione numerica del Parlamento europeo e delle commissioni ha subito alcuni cambiamenti: si è, infatti, passati ad avere 705 eurodeputati, 46 in meno rispetto al 31 gennaio scorso. Brexit è stata altresì oggetto di discussioni incentrate sul futuro delle relazioni con il governo di Londra. Nello specifico, è stata approvata una risoluzione con la quale si esprime la necessità di garantire norme equivalenti in materia sociale, ambientale, fiscale, della concorrenza e degli aiuti di Stato sia alle imprese dell’Unione sia a quelle britanniche. 

I deputati e le deputate hanno richiesto finanziamenti adeguati al bilancio 2021-2027 dell’Unione Europea. A loro avviso, infatti, l’UE deve essere capace di affrontare efficacemente sfide quali il passaggio a un’economia sostenibile, la digitalizzazione e il sostegno a agricoltori, regioni, città, giovani, ricercatori e ricercatrici e imprenditori e imprenditrici.

Rimanendo in ambito economico, è stato approvato un accordo di libero scambio e di protezione degli investimenti con il Vietnam. Lo scopo è quello di eliminare la quasi totalità dei dazi attualmente esistenti, arrivando a stimolare i legami commerciali e, di conseguenza, a creare nuovi posti di lavoro nell’UE.

Per ciò che concerne la politica monetaria, dopo un dibattito con Christine Lagarde, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sul lavoro della Banca centrale europea, nella quale si ritiene che la BCE debba continuare a svolgere un’azione di stimolo alla crescita; al tempo stesso, però, gli Stati membri devono impegnarsi attivamente in tal senso.

I deputati e le deputate si sono, inoltre, occupati di intelligenza artificiale (IA). Si ritiene, infatti, che vi debba essere supervisione umana sull’IA, altrimenti i sistemi decisionali automatizzati, pur essendo rapidi ed efficienti, potrebbero portare a rischi per i consumatori. Proprio i diritti di questi ultimi e le garanzie di assenza di pregiudizi umani in tali sistemi sono stati oggetto di una risoluzione approvata nel corso della plenaria.      
Il Parlamento europeo si è occupato altresì delle misure che l’Unione Europea dovrebbe assumere per pervenire a una condizione di parità tra uomini e donne e ha adottato una risoluzione in cui viene richiesta la fine delle mutilazioni genitali femminili.

Tra gli altri argomenti, infine, la plenaria ha discusso degli sforzi collettivi da compiere per controllare la diffusione del coronavirus, delle misure volte a contrastare il traffico illegale di animali da compagnia e delle proposte avanzate dalla Commissione europea per rendere più efficace il processo di adesione all’UE.

Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo

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