La Commissione ha indicato alcune raccomandazioni agli Stati membri per assicurare che gli organismi per la parità pongano in essere azioni efficaci e coordinate
Il divieto di ogni tipo di discriminazione fondata sul sesso, la razza, l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale è alla base della Carta dei diritti fondamentali e del Trattato sull’Unione europea.
Per questa ragione, le Istituzioni europee si impegnano affinché in ogni Stato membro venga garantito il più alto grado di parità e di tutela dei singoli o dei gruppi vittime di discriminazione.
Molte sono le direttive sulla parità che stabiliscono strumenti ed obiettivi da raggiungere in tema di tutela, per esempio attraverso l’istituzione di organismi per la parità all’interno degli Stati membri.
Le funzioni di questi organismi sono principalmente quelle di analizzare e monitorare le discriminazioni e di promuovere e tutelare la parità di trattamento di tutti i cittadini; in particolare, per espressa previsione della Commissione resa con una comunicazione del 2016, gli Stati membri devono essere aiutati per fornire ai gruppi vittime di discriminazione di godere della protezione necessaria.
A fine giugno, la Commissione si è espressa sul grado di efficacia e buon funzionamento degli organismi per la parità, volgendo agli Stati membri una serie di raccomandazioni per tutelare in modo efficace i cittadini dalle discriminazioni.
In particolare, la Commissione raccomanda che a questi organi sia assicurata maggiore indipendenza, attraverso misure che riguardino la struttura amministrativa, la dotazione di bilancio, le procedure per l’assunzione e il licenziamento del personale.
Parimenti importante è fornire agli organismi di parità strumenti tali affinché essi possano prestare assistenza giuridica e rappresentare le vittime dinanzi agli organi giurisdizionali. A tal proposito, la Commissione raccomanda altresì che gli Stati membri siano dotati di risorse umane, tecniche, finanziarie e infrastrutturali adeguate per svolgere la funzione degli organismi di parità.
Infine, la Commissione ha raccomandato agli Stati membri di creare le condizioni per garantire una comunicazione adeguata tra gli organismi, sia a livello nazionale che internazionale attraverso un coordinamento e una cooperazione efficace.