“Nuovi curricoli e nuova didattica ludica nella scuola di tutti”

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Iniziato il 7 settembre a Senigallia il VI Seminario Interculturale, organizzato da CVM in collaborazione con il mondo delle ONG e con la rete di scuole marchigiane per l’Intercultura, coordinate dall’IC di Petritoli  e sostenute da USR Marche, Regione Marche e Università di Macerata. Per tre giorni i partecipanti al seminario cercanno di ricomporre la frattura fra sapere scolastico, produzione scientifica, idealità formative e costruzione di identità di nuovi cittadini chiamati a gestire i problemi posti da un processo di globalizzazione connotato da vincoli di interdipendenza e di corresponsabilità.

I giovani infatti devono affrontare sfide planetarie come il surriscaldamento del clima, l’inquinamento ambientale, la questione dei rifiuti, l’ingiusta distribuzione delle risorse, il vertiginoso aumento demografico, la rapida mobilità di gruppi umani  con un sistema scolastico che continua a gestire l’educazione  con categorie del passato, senza prendere atto che la narrazione del mondo è profondamente mutata. Le discipline scolastiche, in questo modo, si allontanano progressivamente dal panorama scientifico corrente e obbligano il docente che se ne avvede a estenuanti pratiche di aggiornamento. La partecipazione di ricercatori di fama nazionale ed internazionale  si basa sulla convinzione che i saperi  nella loro versione aggiornata si prestano alle richieste formative del mondo contemporaneo e che, per converso, non le discipline in sé quanto piuttosto gli apparati tradizionali delle stesse  costituiscono un ostacolo al raggiungimento della formazione di una nuova Cittadinanza mondiale. Si tratta di praticare modelli di pensiero trasversali e convergenti, in grado di problematizzare le questioni vitali del mondo contemporaneo, derivante dal fatto che – per la prima volta nella storia umana – l’umanità diventa consapevole di abitare lo stesso, unico, pianeta. Una situazione inedita, che fonde progressivamente ambiti problematici, fino a poco tempo fa anch’essi ritenuti distinti, come l’Intercultura, lo Sviluppo Sostenibile e l’Educazione a una nuova cittadinanza. Il Seminario consta di due sessioni: una teorica dedicata alla riflessione didattico – pedagogica – culturale  e  l’altra pratica realizzata con una ricca offerta di laboratori, atti a  cimentarsi nella risoluzione concreta della gestione dei problemi didattici e tematici. Animano la prima sessione Charles Heimberg  dell’ Università  di Ginevra, Armando Gnisci dell’ Università di Roma, Franco Favilli, dell’ Università di Pisa, Maria Piccione dell’ Università di Siena, Antonio Brusa dell’Università di Bari, Cristiano Giorda dell’Università di Torino, Catia Brunelli dell’Università di Urbino,  Rafael Valls  dell’ Università di Valencia, Arnaldo Cecchini dell’Università di Sassari. La seconda sessione quest’anno riserva uno spazio significativo alla didattica ludica intesa come strumento di problematizzazione  a cui applicare la metacognizione e una mens critica. Nuovi abiti mentali devono sostenere il cittadino di oggi, chiamato a gestire il cambiamento e la progettazione di soluzioni inedite.

Al seminario partecipa parte dello staff dell’Associazione Apice: chi fosse interessato agli atti delle conferenze può contattare l’Associazione all’indirizzo info@apiceuropa.eu.

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