Nell’UE serve più formazione professionale

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L’Europa è ancora professionalmente sottoqualificata, quasi un terzo dei cittadini europei tra i 25 e i 64 anni non ha qualifiche o le ha molto basse, solo una persona su quattro dispone di qualifiche di alto livello e le qualifiche spesso non corrispondono alle esigenze del mercato.
àˆ quanto emerge dalla Relazione “Nuove competenze per nuovi posti di lavoro: intervenire subito” elaborata da un gruppo di esperti e pubblicata dalla Commissione europea, in cui si ribadisce la necessità   di dare alle persone i giusti incentivi per migliorare le loro competenze, correlare meglio l’istruzione, la formazione e il lavoro, sviluppare la giusta miscela di competenze e meglio prepararsi alle competenze che saranno necessarie in futuro.
Secondo le rilevazioni contenute nello studio, le persone scarsamente qualificate hanno il 40% di possibilità   in meno di trovare lavoro rispetto ai mediamente qualificati. Il tasso di occupazione delle persone ad alta qualifica nell’UE è pari all’84%, per i detentori di qualifiche medie è del 70% mentre per le persone a bassa qualifica si situa al 49%. Inoltre, le persone scarsamente qualificate partecipano in quantità   minore alle misure di aggiornamento delle competenze e alla formazione permanente, le imprese che formano il loro personale hanno una probabilità   2,5 volte più bassa di uscire dal mercato rispetto a quelle che non puntano sulla formazione e sistemi educativi in grado di fornire competenze adeguate a tutti potrebbero far aumentare nel lungo termine il PIL addirittura del 10%.
Il Rapporto è rivolto ai decisori politici a livello europeo e nazionale, alle aziende, ai sindacati, agli erogatori di istruzione e formazione e ai servizi per l’occupazione, indicando alcune proposte concrete per ovviare alle carenze di qualifiche in Europa. Tra le raccomandazioni, dare maggiori incentivi non solo finanziari ai datori di lavoro e ai singoli per migliorare le loro qualifiche; rendere l’istruzione e la formazione maggiormente innovative e adeguate ai bisogni delle persone e delle imprese e sviluppare qualifiche pertinenti concentrate su finalità   didattiche concrete; offrire una migliore miscela di competenze maggiormente adeguata alle esigenze del mercato del lavoro; prevedere meglio i futuri fabbisogni di competenze.
Secondo le previsioni dell’Agenzia europea per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP), nel prossimo decennio dovrebbero aprirsi circa 80 milioni di opportunità   lavorative, di cui circa 7 milioni saranno nuove e richiederanno per lo più una forza lavoro altamente qualificata.

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