“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia”
Ci mancavano proprio i consigli e i giudizi del signor Donald Trump. Non tanto quelli sulle signore che apprezza o detesta quanto piuttosto sulle prospettive politiche che si augura o che suggerisce quando va in trasferta.
Come nel caso della sua ultima irruzione nel Regno Unito dove davvero non avevano bisogno dei suoi piedi nel piatto, che già piange da solo, e piangerà ancora di più dopo la ritirata, triste ma onorevole, della signora Theresa May nei prossimi giorni.
I poveri e suonati sudditi di Sua Maestà non avevano bisogno, dopo tre anni dalla sciagura di Brexit, sentirsi dire dal Superman di oltre-oceano come venirsene fuori dalla trappola in cui si erano cacciati, chi mandare a negoziare la loro uscita dall’UE per filarsela, all’inglese appunto, senza accordo e senza pagare il conto e chi darsi come nuovo Primo ministro.
Come non avevano bisogno i cittadini londinesi, determinati in grande maggioranza a restare nell’Unione, sentire apostrofare il loro sindaco, vincitore alle elezioni di Londra, come un perdente.
La storia ci ha raccontato del Regno Unito come di un Paese e di un popolo orgoglioso. Lo ha spesso dimostrato, unendo orgoglio e coraggio, come nella vittoria contro il nazi-fascismo.
L’occasione è buona per dimostrare anche questa volta orgoglio e coraggio. Se lo aspetta e se lo augura anche l’Unione Europea.