Mobilità   dei lavoratori ostacolata dai sistemi pensionistici

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I regimi pensionistici integrativi nazionali costituiscono ancora un ostacolo alla mobilità   dei lavoratori europei, secondo due studi indipendenti presentati dalla Commissione europea che evidenziano le differenze dei sistemi pensionistici nei Paesi dell’UE.
In alcuni regimi pensionistici integrativi, infatti, per aver diritto alle prestazioni occorre versare contributi per almeno due anni. Inoltre, numerosi lavoratori europei risultano penalizzati da regimi che impongono lunghi periodi contributivi, poichà©, mediamente, il 40% degli occupati resta meno di cinque anni nello stesso posto di lavoro.
Il rischio di perdita delle prestazioni pensionistiche costituisce quindi un vero ostacolo alla libera circolazione dei lavoratori, per questo la Commissione europea intende migliorare la trasferibilità   nell’UE dei diritti pensionistici dei lavoratori mobili con una proposta legislativa che l’attuale presidenza slovena è determinata a far adottare entro la fine del suo mandato.
«Eliminare gli ostacoli alla mobilità   dei lavoratori costituisce un elemento chiave della Strategia europea per la crescita e l’occupazione nonchà© un esempio di flexicurity, bilanciando la flessibilità   sul mercato del lavoro con la sicurezza dell’occupazione» ha dichiarato il commissario europeo responsabile per l’Occupazione e gli Affari sociali, Vladimà ­r àƒâ€¦à‚ pidla. I due studi, ha osservato il commissario europeo, dimostrano chiaramente «la necessità   di una direttiva efficace e proporzionata per ridurre gli ostacoli alla mobilità   senza creare ingiusti problemi a chi fornisce le pensioni».
L’invecchiamento della popolazione e la sostenibilità   finanziaria dei sistemi pensionistici rappresentano due importanti sfide che l’Europa sarà   chiamata ad affrontare nei prossimi decenni, sottolinea la Commissione, quindi l’UE incoraggia gli Stati membri a riformare i rispettivi regimi pensionistici in vista di tre grandi obiettivi: garantire pensioni dignitose a tutti i cittadini, specie per combattere la diffusione della povertà   tra gli anziani; assicurare la sostenibilità   finanziaria dei regimi pensionistici; adeguarsi ai cambiamenti demografici.

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