La scorsa settimana, i deputati del Parlamento Europeo, hanno adottato una relazione per sostenere la competitività dei sistemi d’istruzione superiore europei a livello internazionale, promuovendo la loro modernizzazione, la mobilità internazionale e incoraggiando la cooperazione tra le realtà private locali e le istituzioni pubbliche.
La relazione vuole essere, inoltre, un invito alle università, affinchè riconoscano “il multiculturalismo e il multilinguismo come valori fondamentali dell’Unione Europea che vanno incoraggiati e sostenuti”.
Nonostante gli Stati membri siano responsabili dei sistemi d’istruzione superiore, le iniziative europee vogliono essere un contributo al loro coordinamento e al loro miglioramento: si chiede perciò di garantire che l’istruzione superiore sia accessibile al maggior numero di persone, senza alcuna discriminazione, in particolare a sfondo sociale, economico, culturale, razziale o politico. Il tasso di disoccupazione di quanti in possesso di un diploma d’istruzione superiore era nel 2010 vicino al 5,5% nell’UE, contro una percentuale superiore al 15% di quanti hanno completato solamente il ciclo d’istruzione secondaria inferiore: pare dunque esatta l‘equazione “miglior livello di educazione = maggiori possibilità lavorative nel futuro” .
Per raggiungere gli obiettivi della strategia 2020, entro il 2020 il 40% delle persone tra i 30 e i 34 anni in Europa dovrà essere titolare di un diploma d’istruzione superiore o di una qualifica equivalente: oggi solamente il 26% del personale impiegato nella manodopera possiede un diploma superiore.
Nella relazione si auspica inoltre una maggiore cooperazione tra gli Stati membri affinchè siano proposti programmi comuni e si possano riconoscere con più facilità gli studi svolti all’estero.
La relazione prosegue incoraggiando la collaborazione tra le aziende e gli istituti superiori: l’apprendimento delle competenze migliori nel mercato del lavoro può essere un utile passo per ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, attualmente attorno 21% in Paesi dell’UE.
Il Parlamento conclude con “l’approvazione della proposta della Commissione affinchè si aumenti la dotazione di bilancio dell’UE a disposizione dell’istruzione, della formazione, della ricerca e della gioventù nel prossimo quadro finanziario pluriennale, integrando in tal modo le azioni degli Stati membri, dal momento che gli investimenti in istruzione, formazione e ricerca sono fondamentali per realizzare gli obiettivi UE 2020 e ottenere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in Europa”.