Parlamento europeo e Commissione europea portano avanti proposte e interventi per continuare ad appoggiare gli ucraini.
Il 24 febbraio prossimo sarà il giorno dell’anniversario dell’inizio della guerra d’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Da quel nefasto giorno del 2022, l’Unione Europea ha continuato, tra divisioni e contrasti interni, a fornire sostegno economico, politico e militare al popolo ucraino.
Recentemente, la Commissione europea ha erogato all’Ucraina una prima rata da 3 miliardi di euro del pacchetto di assistenza macro finanziaria “Macro-Financial Assistance+” (MFA+). Con il sostegno finanziario stabile e regolare (fino a una somma pari a 18 miliardi di euro per il 2023) nell’ambito di questo strumento, l’Ucraina potrà continuare a pagare salari e pensioni e mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per le persone trasferite. Inoltre, consentirà al Paese di garantire la stabilità macroeconomica e ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia nella sua guerra di aggressione, come infrastrutture energetiche, sistemi idrici, reti di trasporto, strade e ponti. Rispetto alle normali operazioni di assistenza macro finanziaria, questo strumento offre all’Ucraina maggiore flessibilità e condizioni di prestito più favorevoli: l’Ucraina dovrà rimborsare i prestiti altamente agevolati per un massimo di 35 anni, a partire dal 2033, e l’UE si è anche offerta di coprire i costi dei tassi di interesse dell’Ucraina, sostenuti ove necessario attraverso pagamenti aggiuntivi da parte degli Stati membri in bilancio europeo.
Il Parlamento europeo, invece, in occasione dell’adozione delle relazioni annuali 2022 sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC), chiede una risposta europea più risoluta per far fronte alle minacce russe. In particolare, propone di utilizzare le disposizioni del trattato UE che consentono al Consiglio di adottare alcune decisioni senza implicazioni militari a maggioranza qualificata rafforzata, anziché all’unanimità, soprattutto per quanto riguarda le decisioni relative alle sanzioni e ai diritti umani. Inoltre, invita l’Unione a ridurre la propria dipendenza dalle fonti energetiche e da altri materiali critici per le proprie infrastrutture importati dai paesi terzi, in particolare quelli che non condividono i valori UE o con i quali l’Unione si trova in uno stato di rivalità sistemica. Per quanto riguarda il sostegno militare all’Ucraina, i parlamentari chiedono l’immediato dispiegamento di armi moderne e moderni sistemi di difesa aerea e invitano il Cancelliere tedesco Scholz a consegnare senza ulteriori ritardi i carri armati da combattimento Leopard 2 all’Ucraina. In conclusione, esorta l’UE a sollecitare l’istituzione di un tribunale internazionale speciale, in stretta cooperazione con l’Ucraina e con la comunità internazionale, che si occupi di perseguire la leadership politica e militare della Russia e i suoi alleati.
Per saperne di più: il Parlamento europeo chiede una risposta più risoluta alle minacce russe, il Parlamento europeo invoca l’istituzione di un tribunale per perseguire i crimini di guerra della Russia e il comunicato della Commissione europea sul MFA+