L’UE premia l’innovazione sociale

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Il premio è stato assegnato oggi da Michel Barnier, commissario europeo per il Mercato interno e i servizi a tre progetti capaci, al tempo stesso, di creare nuovi tipi di lavoro e di soddisfare esigenze sociali.

I tre progetti vincitori hanno come core business, rispettivamente, l’inclusione lavorativa di donne svantaggiate (coinvolte nella realizzazione di piccole collezioni di moda a prezzi accessibili); l’agricoltura urbana e la riconversione di alloggi popolari abbandonati in spazi di apprendimento e laboratori di imprenditorialità.

Il concorso, intitolato alla memoria di Diogo Vasconcelos e giunto alla seconda edizione, ha come obiettivo principale quello di invitare i cittadini europei a proporre nuove soluzioni per rispondere alla Sfida per l’occupazione.

I tre progetti vincitori provengono da una selezione tra oltre 1.250 idee e si sono aggiudicate un premio di 30.000 EUR.

Augurandosi la crescita e la replicazione dei progetti Michel Barnier si è detto convito che essi possano “sfruttare esigenze sociali insoddisfatte creando posti di lavoro sostenibili»” e che possano essere “di ispirazione a ulteriori innovazioni sociali in Europa”.

Il primo vincitore è il progetto “From waste to wow! QUID project” (Italia) che intende riciclare i tessuti leggermente danneggiati, non utilizzabili dall’industria della moda, per creare piccole collezioni, offrendo in tal modo posti di lavoro a donne svantaggiate. Ciò significa creare prodotti altamente commercializzabili e produrre valore sociale attraverso il riciclaggio.

Premiato anche il belga “Urban Farm Lease” che intende valorizzare le grandi superfici urbane utilizzabili a fini agricoli (ad esempio i tetti piatti). Gli ideatori del progetto ritengono che nella sola Bruxelles si possano creare oltre 7.000 posti di lavoro offrendo opportunità di lavoro e di formazione a persone non occupabili.

Il terzo vincitore è “Voidstarter” (Irlanda): in Europa tutte le principali città hanno degli “alloggi vuoti”, unità abitative sociali che sono vuote perché le amministrazioni cittadine non hanno denaro sufficiente per renderle abitabili. Nello stesso tempo le stesse città si trovano sotto pressione per offrire un numero adeguato di alloggi sociali e ovviare al problema dei senzatetto. Voidstarter offrirà ai disoccupati la possibilità di apprendere collaborando con artigiani esperti al ripristino di queste cubature “vuote”.

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