Il Pact for Skills: 2 milioni di persone hanno beneficiato di attività di riqualificazione
Il Patto dell’UE per le competenze (Pact for Skills) riunisce i partner interessati per identificare le esigenze di competenze e per la riqualificazione dei lavoratori con l’obiettivo di promuovere partenariati che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro, sostengono le transizioni verdi e digitali e promuovono le strategie di crescita locali e regionali.
Il Pact for Skills 2022 ha aiutato in modo significativo le imprese e i lavoratori europei a far progredire la formazione delle competenze: 2 milioni di persone hanno beneficiato di attività di riqualificazione nell’ambito del patto. Sono stati aggiornati o sviluppati 15.500 programmi di formazione e i membri del Patto hanno investito 160 milioni di euro in iniziative per le competenze.
Si tratta di un importante contributo all’Anno europeo delle competenze. Oltre l’80% dei membri del Patto apprezza il sostegno fornito dal Patto nel garantire offerte di formazione concrete per i lavoratori in tutta Europa. I partenariati per le competenze nell’ambito del patto si sono dimostrati efficaci nell’affrontare le esigenze di competenze settoriali e hanno avuto un impatto positivo sul miglioramento delle competenze dei lavoratori. Insieme, tutti i partenariati provvederanno alla formazione di oltre 10 milioni di persone.
Inoltre, il patto per le competenze contribuisce agli obiettivi principali dell’UE, secondo cui entro il 2030 almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare a corsi di formazione ogni anno e almeno il 78% della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dovrebbe avere un impiego entro il 2030.
Il ruolo centrale di SURE nell’attenuare l’impatto della pandemia e sostenere la ripresa
Nel 2020 SURE, strumento da quasi 100 miliardi di euro concepito dalla Commissione per proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di COVID-19, ha sostenuto circa 31,5 milioni di lavoratori e oltre 2,5 milioni di imprese. L’ultima relazione semestrale sull’attuazione e sull’impatto di SURE ne dimostra il ruolo centrale tanto nell’attenuazione dell’impatto della pandemia quanto nell’agevolazione della ripresa economica.
Nel complesso, nell’ambito dello strumento sono stati erogati complessivamente 98,4 miliardi di euro di assistenza finanziaria a 19 Stati. Nei primi mesi del 2023 è proseguito un attento monitoraggio per accertare l’assorbimento totale dell’assistenza finanziaria concessa nell’ambito di SURE, che trova ora conferma.
Di seguito, le principali conclusioni della relazione.
Nel 2020 le misure di sostegno alle politiche nazionali hanno efficacemente protetto circa 1,5 milioni di persone dalla disoccupazione; negli Stati beneficiari, SURE ha sostenuto quasi un terzo dell’occupazione complessiva e più di un quarto delle imprese; i settori che hanno ricevuto il sostegno maggiore sono stati i servizi ad alta intensità di contatto e le attività manifatturiere.
Nel 2021 SURE ha continuato a tutelare l’occupazione, sostenendo circa 9 milioni di persone (il 15% dell’occupazione totale) e oltre 900 000 imprese (il 15% delle imprese) nei 15 Stati membri beneficiari che ne hanno usufruito quell’anno.
Nel 2022 vi è stata un’eliminazione graduale delle misure di sostegno nazionali: nei quattro Stati membri che hanno prorogato le misure di sostegno fino all’inizio del 2022, SURE ha continuato a sostenere 350 000 persone e 40 000 imprese.
Ad oggi è stata utilizzata quasi tutta la spesa pubblica prevista nell’ambito di SURE. Grazie all’elevato rating di credito dell’UE, utilizzando SURE gli Stati membri hanno risparmiato circa 9 miliardi di euro di interessi, che si aggiunge agli effetti positivi registrati in ambito sociale e occupazionale.
Per maggiori informazioni: relazione completa; scheda informativa; Sito web del Patto per le Competenze; Quinta relazione semestrale sull’attuazione di SURE; Sito web SURE; Sito web “The EU as a borrower”