«La Francia non ha ancora recepito nella legislazione nazionale la direttiva sulla libera circolazione che rende questo diritto pienamente efficace e trasparente» scrive la Commissione Europea che, chiedendo la completa trasposizione della direttiva, annuncia una lettera di diffida se le misure di recepimento non saranno attuate dalle autorità francesi entro il 15 ottobre prossimo.
Il provvedimento perà², aggiunge la Commissione che sta analizzando la situazione di tutti gli altri Stati membri dell’UE ai sensi della direttiva, potrebbe riguardare anche altri Paesi se fossero individuati deficit nell’applicazione della normativa europea sulla libera circolazione.
La Commissione ha poi sottolineato che «il diritto di ogni cittadino europeo di libera circolazione all’interno dell’Unione è uno dei principi fondamentali dell’UE» e che, «in quanto custode dei Trattati, è dovere della Commissione assicurare la sua piena ed efficace attuazione da parte di tutti gli Stati membri».
Per quanto riguarda invece i recenti sviluppi delle politiche francesi nei confronti delle popolazioni rom, «che hanno portato ad uno scambio approfondito tra la Commissione e le autorità francesi sull’applicazione del diritto comunitario sulla libera circolazione delle persone», la Commissione ha preso atto delle assicurazioni fornite dalla Francia «al più alto livello politico» il 22 settembre scorso. In particolare, le autorità francesi hanno comunicato all’esecutivo europeo che le misure adottate a partire dalla fine del luglio scorso «non hanno avuto lo scopo o l’effetto di colpire una minoranza etnico specifica» e che intendono garantire completamente un’efficace applicazione non discriminatoria del diritto comunitario; intanto la circolare amministrativa francese del 5 agosto che non era in conformità con questo orientamento è stata annullata e sostituita da una diversa circolare. In ogni caso, la Commissione «proseguirà lo scambio con le autorità francesi e sta inviando loro una lettera con domande dettagliate circa l’applicazione pratica delle garanzie politiche previste».
Più in generale, l’esecutivo dell’UE ha ribadito che «l’integrazione economica e sociale dei rom rappresenta una sfida comune e una responsabilità comune per tutti gli Stati membri», facendo riferimento alla comunicazione adottata nell’aprile scorso che elenca una serie di misure importanti da adottare a livello nazionale e dell’UE «per migliorare la situazione dei rom nel più breve tempo possibile». A tal fine è stata creata una task force per analizzare l’uso e l’efficacia dei fondi europei e nazionali da parte tutti gli Stati membri per l’inclusione dei rom, mentre è prevista per l’aprile 2011 la presentazione da parte della Commissione di un quadro europeo per le strategie di integrazione nazionale delle popolazioni rom che sarà elaborato in collaborazione con Agenzia dei diritti fondamentali e tutti gli Stati membri.