L’Europa ama la letteratura

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La commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassilou, ha proclamato lo scorso 26 settembre i vincitori del Premio dell’Unione Europea per la letteratura alla fiera del libro di Göteborg. I vincitori per l’anno 2013 sono: Isabelle Wéry (Belgio), Faruk Šehić (Bosnia-Erzegovina), Emilios Solomou (Cipro), Kristian Bang Foss (Danimarca), Meelis Friedenthal (Estonia), Lidija Dimkovska (ex Repubblica jugoslava di Macedonia), Katri Lipson (Finlandia), Marica Bodrožić (Germany), Tullio Forgiarini (Lussemburgo), Ioana Pârvulescu (Romania), Gabriela Babnik (Slovenia) e Cristian Crusat (Spagna).

Tra gli obiettivi dell’inaugurazione della fiera del libro di Göteborg, in Svezia, spiccano il richiamo dell’attenzione internazionale su eccellenti autori emergenti, che al di fuori del loro paese d’origine non otterrebbero il riconoscimento che meritano; l’aiuto per gli  scrittori nel raggiungere un pubblico più vasto, nonché avvicinare i lettori ad una nuova letteratura europea di qualità offrendo loro una scelta più ampia.

“L’Europa ha bisogno di storie e di narratori, la domanda di libri su argomenti di costante attualità è incessante”, afferma in un intervento il presidente del Consiglio degli scrittori europei, Pirjo Hijdenmaa. “Gli scrittori apportano scintille vitali alle menti e alle lingue; poiché solo il cambiamento mantiene vive le culture, celebriamo sempre con gioia la nascita di nuove voci letterarie, capaci di rassicurarci che la cultura continua a crescere e ad evolversi.”

Tali parole si traducono in fatti concreti se si considera che la Commissione Europea investe ogni anno 3 milioni di euro in traduzioni letterarie e più di 2,4 milioni di euro in progetti di cooperazione che coinvolgono il settore dell’editoria. I libri, infatti, sono il secondo bene culturale più esportato dall’UE, dopo le opere d’arte e gli oggetti di antiquariato.

Ma non è tutto: la campagna di alfabetizzazione dal nome “l’Europa ama la lettura”, ha visto protagonisti alcuni giovani alunni della scuola internazionale di Göteborg che hanno letto brani dei loro autori preferiti. Lo scopo era, quindi, di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’alfabetizzazione in Europa e di promuovere il piacere della lettura. Questi eventi assumono spesso una dimensione multilingue e incoraggiano i bambini a leggere ad alta voce in lingue diverse evidenziando così l’importanza della diversità linguistica.

Inoltre, la commissaria Vassilou, nel discorso a Göteborg, ha posto l’accento su un nuovo programma di finanziamento a favore del progetto “Europa creativa” che consentirà di fornire maggiore sostegno per le spese di traduzione dei libri e sviluppare la diversità culturale. L’iniziativa, infatti, che verrà avviata dalla Commissione Europea nel gennaio 2014, mira a rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi e a promuovere la diversità culturale, finanziando la traduzione di oltre 4 500 libri e a consentire a 300.000 artisti e professionisti della cultura e alle loro opere di raggiungere altri paesi.

Concludendo, non si può dire che l’Europa non incoraggi la diffusione della cultura e della letteratura: l’editoria, infatti, costituisce una parte rilevante dei settori culturali e creativi, che rappresentano fino al 4,5% del PIL dell’UE e danno lavoro a 8 milioni di persone. Tali settori hanno mostrato una relativa resistenza alla crisi, anche se, purtroppo, sono chiamati a far fronte ai grandi cambiamenti connessi al passaggio al digitale, i quali, purtroppo, rappresentano una sfida sempre nuova.

di Sofia Dell’oro

 

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