Le nuove prospettive delle politiche europee di coesione

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Il 9 ottobre la Commissione europea ha pubblicato il settimo rapporto sulla Coesione a livello continentale, al fine di valutare la situazione odierna e di porre le basi per una strategia che guardi al nuovo decennio.

Nonostante l’economia europea mostri segnali di crescita, la ripresa non è uniforme e riguarda soltanto alcune regioni, con ampie disparità fra gli Stati e dentro di essi. Il livello di investimenti resta al di sotto di quello pre-crisi e per rimarginare le cicatrici che la crisi ha lasciato nel tessuto economico e sociale serve maggiore sostegno finanziario alle politiche di coesione.

Rimarcando come i fondi europei abbiano contribuito alla creazione di 1,2 milioni di posti di lavoro negli ultimi dieci anni, il rapporto sottolinea come una possibile strada maestra futura potrebbe essere un’allocazione dei fondi maggiormente mirata, concentrata sulle regioni meno sviluppate che hanno subito più di altre le conseguenze negative della globalizzazione e che necessitano una trasformazione industriale e ambientale, in termini di decarbonizzazione.

Anche il tema sociale assume una primaria importanza: la disoccupazione giovanile resta uno dei problemi principali per l’intero continente, da affrontare attraverso lo sviluppo delle competenze, incentivi all’innovazione e il contrasto alla discriminazione e all’esclusione. Per stimolare la crescita viene anche evidenziata l’importanza di una più competitiva pubblica amministrazione e di una migliore governance economica dell’Unione Europea.

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