L’area Schengen connette le persone, i Paesi, le culture e le attività commerciali: sono circa 450 milioni le persone che possono beneficiare della libertà di viaggiare, per i più disparati motivi, all’interno dei 29 Paesi che aderiscono all’accordo europeo (25 sono paesi facenti parte dell’Unione Europea, mentre i restanti 4 sono rappresentati da Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda).
Quest’anno si celebrano i 40 anni dalla firma dell’accordo, sottoscritto nel 1985 da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi sopra un vascello sul fiume Mosella. L’accordo è stato modificato nove volte, l’ultima a gennaio 2025 a causa dall’allargamento a Bulgaria e Romania.
Ogni giorno, circa 3.5 milioni di persone varcano i confini interni dei Paesi firmatari senza l’utilizzo del passaporto; inoltre, 32 milioni di aziende europee usufruiscono dell’accordo Schengen per influenzare e rafforzare ulteriormente il mercato unico europeo: il libero movimento di lavoratori, beni e servizi dà la possibilità alle attività commerciali di lavorare in modo efficiente e più competitivo.
Nel 2022 la Commissione ha creato il Ciclo annuale Schengen per monitorare i benefici apportati dall’accordo ai Paesi firmatari e per assicurare una giusta applicazione dei doveri derivanti dalla partecipazione all’accordo. L’anno successivo è stato introdotto il nuovo regolamento per il meccanismo di monitoraggio e valutazione Schengen che permette di valutare e monitorare in modo efficace la performance di ogni Stato firmatario.
Non ci sono dubbi che Schengen rappresenti libertà di movimento, renda più semplici gli scambi commerciali e sia anche un metodo per proteggere, in modo coadiuvato, i confini esterni della zona geografica rappresentata dai 29 Paesi firmatari e, non per ultimo, aiuti notevolmente a gestire i sempre più massicci flussi migratori. Tuttavia, non bisogna dimenticare che incarni il cuore stesso dell’idea europea: avvicinare le persone di diversi Paesi per creare un senso di appartenenza comune, condiviso, appunto europeo.
Per maggiori informazioni: Schengen celebra i 40 anni dalla sua creazione