“La strada” di Cormac McCarthy

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Einaudi– 2006 (pp. 224 – 12,55 Euro)

Un grande scrittore americano, conosciuto per la sua scrittura senza veli e carica di cristallina sensibilità se ne è andato, lasciando dietro di sé alcune opere di tragica prospettiva per il mondo in cui viviamo. 

Forse, il suo libro più importante, al riguardo, si intitola “La strada”, pubblicato nel 2006, un libro che con ritmo pacato racconta, dopo l’evento e il passaggio dell’Apocalisse,  il tentativo di sopravvivenza di un padre e di un figlio. Gli scenari sono cosparsi di cenere, la Terra intera è andata in fumo (la bomba atomica ? le sofferenze della natura malmenata dall’uomo ?), il silenzio è ovunque.

Nell’amorevole tenerezza della loro solitudine, padre e figlio si rendono conto che il mondo intorno a loro offre solo ruderi di un recente passato, cancella ogni possibile futuro, obbligandoli ad  una miserevole ricerca di cibo in scatola, ovvero di quel poco che rimane di un’abbondanza senza consapevolezza.

Lungo la strada, che non si sa dove possa condurre, padre e figlio si parlano, raccontano di una vita passata, fatta di piccole e grandi cose, di normalità, di vita quotidiana, di gioie e di dolori, ma pur sempre una vita.

Su quella strada rimangono solo loro, unica speranza che la vita possa riattecchire di nuovo….

E’ un libro di grande attualità, che attira costantemente l’attenzione sui pericoli che corre il nostro Pianeta, fra guerre, corse agli armamenti nucleari, fra sfruttamento della Terra e crescenti disuguaglianze.

Un libro da non perdere di vista e, per chi non l’avesse ancora fatto, da leggere sotto il profilo dei suoi tanti messaggi, non ultimo quello della speranza in un mondo migliore.

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