La percezione dell’UE per i cittadini secondo Eurobarometro

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I cittadini chiedono maggiori risposte all’Unione Europea. Questo è, in sostanza, il risultato dell’indagine condotta da Eurobarometro lo scorso marzo su commissione del Parlamento europeo. Nonostante si riscontri una diminuzione dell’insoddisfazione generale verso le politiche europee in materie chiave, quali sicurezza e disoccupazione, la maggioranza degli intervistati ritiene comunque che l’Europa debba fare di più.

Il tasso di percezione positiva rispetto all’adesione all’Ue è del 56% del campione, ma il dato varia sensibilmente da un Paese all’altro: in Grecia, Italia, Croazia e Repubblica Ceca soltanto un terzo si è detto di questa opinione. Inoltre, l’attaccamento alla costruzione europea risulta inferiore del 30% al livello di attaccamento verso la propria nazione, la propria città e la propria regione.

Rispetto alla rilevazione precedente si riscontra anche un incremento di interesse verso le politiche di Bruxelles, dato che tocca il 56%. Tuttavia, la qualità democratica dell’UE è ancora sentita come insoddisfacente secondo il 47% e la maggioranza assoluta ritiene che la direzione intrapresa sia sbagliata e che occorra un cambio di rotta. Una questione, invece, su cui sembra aumentare l’apprezzamento dell’opinione pubblica è l’idea di un’Europa a due velocità: se a settembre 2015 si dichiarava favorevole il 41%, a marzo 2017 la percentuale era salita fino al 49%, anche se i risultati restano assai variegati fra i diversi Stati membri, a dimostrare che si tratta di un argomento di rilievo, ma di ambigua interpretazione.

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