La Commissione presenta un bilancio del suo mandato

901

La Commissione Europea ha presentato un riepilogo del lavoro svolto nel corso del suo mandato, iniziato il 22 novembre 2004 e che scadrà   il 31 ottobre 2009; un documento di sintesi disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE.
Prima Commissione trovatasi a lavorare nell’Unione Europea con 27 Stati membri, quella presieduta da Josà© Manuel Barroso ha dovuto affrontare uno dei periodi più impegnativi mai vissuti dall’UE, caratterizzato da grandi cambiamenti economici e sociali. «Il resoconto del nostro operato dimostra che siamo rimasti saldamente legati a quei valori e a quegli obiettivi di fondo che hanno consentito all’Unione di raggiungere risultati così positivi. Lasceremo un contributo importante al futuro sviluppo del progetto europeo» ha dichiarato il presidente Barroso.
Tra le principali questioni su cui ha lavorato l’esecutivo europeo in questo mandato, proponendo soluzioni e modalità   di intervento, si possono ricordare: il piano di ripresa economica, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza energetica, il Fondo di adeguamento alla globalizzazione, lo strumento alimentare per lo sviluppo di un miliardo di euro, l’Istituto europeo di tecnologia, lo stanziamento di 5 miliardi di euro per i progetti energetici e la banda larga per le comunità   rurali, il Patto sull’immigrazione.
Dimostrando di poter funzionare anche con una formazione estesa a 27 e di poter guidare il dibattito europeo, la Commissione ha adottato varie normative cercando di mettere il mercato unico al servizio del cittadino, ad esempio potenziando i diritti dei passeggeri nei trasporti, riducendo le tariffe della telefonia mobile o agevolando i pagamenti transfrontalieri. Parallelamente, la Commissione ha semplificato il complesso normativo dell’UE, proponendo di eliminare quasi il 10% della legislazione superflua e di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese, in particolare delle PMI.
Inoltre, l’importanza attribuita alla crescita e all’occupazione attraverso la nuova Strategia di Lisbona e il Patto di stabilità   e crescita riveduto hanno permesso all’UE di affrontare la crisi economica, finanziaria e occupazionale: la Commissione è stata la prima istituzione internazionale a presentare un piano di ripresa, coordinando la risposta in materia di attivi deteriorati, ricapitalizzazione, aiuti di Stato e misure di transizione dal salvataggio alla ripresa in settori specifici come quello automobilistico. Meno incisivo, invece, il lavoro svolto in materia di salvaguardia del modello sociale europeo, con proposte di riforma che in varie occasioni sono state fortemente emendate o bloccate dal Parlamento Europeo.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here