La Commissione non ritira la proposta di direttiva sui servizi ma il dibattito continua

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La Commissione ribadisce l’importanza della direttiva sulla liberalizzazione dei servizi, che ritiene elemento essenziale della Strategia di Lisbona.
La direttiva ha suscitato vivaci reazioni nei Paesi membri ed è divenuta uno dei grossi temi politici europei; la Commissione è pronta a lavorare con Consiglio e Parlamento per trovare soluzioni ai problemi sollevati, in particolare sul principio «del Paese d’origine» (il prestatore di servizi puಠesercitare la sua attività   in altri Stati membri seguendo la legislazione del Paese d’origine).
Barroso ha comunque assicurato che non saranno toccati i servizi di interesse generale.

Jaques Chirac ha chiesto una nuova stesura della proposta di direttiva sui servizi nel mercato interno, sottolineando che l’obiettivo dell’armonizzazione delle normative deve rispettare un elevato livello di garanzie offerte a lavoratori e consumatori e ciಠsignifica «il rifiuto di ogni forma di dumping sociale o fiscale». Se venisse adottata, la direttiva provocherebbe una concorrenza tra le legislazioni degli Stati membri, i quali, in base al principio del Paese d’origine, potrebbero far valere la propria legislazione nei Paesi dove offrono un servizio.

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