La Commissione invita a prorogare le restrizioni ai viaggi verso l’UE da Paesi terzi

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Le limitazioni verrebbero estese sino al 15 giugno, e il loro allentamento preceduto da quello delle restrizioni alle frontiere interne

In considerazione dei persistenti rischi di scoppio di nuovi focolai di Coronavirus, potenzialmente in grado di minare il fragile equilibrio raggiunto nel corso delle ultime settimane, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri o associati all’area Schengen a prolungare le attuali restrizioni ai viaggi non essenziali verso il territorio dell’Unione Europea.

Le misure attualmente in vigore sono state adottate accogliendo l’invito espresso dalla Commissione il 16 maggio e successivamente prorogate sino alla giornata di ieri, giovedì 15 maggio. Le restrizioni, applicate in tutta la zona UE+ (comprendente l’area Schengen – di cui fanno parte tutti i Paesi membri UE ad eccezione dell’Irlanda – e i 4 Paesi associati a Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), prevedono deroghe a beneficio dei cittadini UE, Schengen-non UE o extra-UE ma soggiornanti di lungo periodo nell’UE, allo scopo di consentire loro il ritorno a casa da Paesi extra-UE; altre importanti eccezioni si verificano per particolari categorie di viaggiatori – in primis il personale sanitario – nonché per lavoratori transfrontalieri, trasportatori di merci e stagionali del settore agricolo.

La proposta della Commissione prevede una proroga della durata di 30 giorni, sino al 15 giugno prossimo, al termine della quale la situazione verrà nuovamente analizzata allo scopo di valutare eventuali nuove proroghe. L’allentamento delle restrizioni ai viaggi verso l’UE da Paesi terzi sarà in ogni caso preceduto dalla graduale eliminazione dei controlli e limitazioni attualmente in vigore alle frontiere interne all’Unione.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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