La Commissione europea prosegue nel proprio impegno di dotare l’intelligenza artificiale di linee guida etiche

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La volontà della Commissione europea è di porre l’intelligenza artificiale al servizio dei cittadini e delle cittadine e dell’economia

L’intelligenza artificiale (IA) dota i sistemi della capacità di analizzare l’ambiente in cui operano e di prendere decisioni con un certo grado di autonomia per raggiungere i propri obiettivi. L’apprendimento automatico denota l’abilità di un software o di un computer di imparare dal contesto in cui si trova o da un insieme significativo di dati rappresentativi, permettendo ai sistemi di adattare il proprio comportamento alle nuove circostanze o di compiere azioni per le quali non erano stati esplicitamente programmati.

L’intelligenza artificiale ha assunto un’importanza strategica ed è diventata un elemento significativo per lo sviluppo economico, in quanto può apportare soluzioni a molte sfide che riguardano la società, dalla lotta alle malattie alla limitazione dell’impatto ambientale dell’agricoltura, dal consumo di energia alla sicurezza delle auto, dai cambiamenti climatici alla gestione dei rischi finanziari. L’IA potrà, inoltre, essere utilizzata per individuare le frodi e le minacce cibernetiche e per garantire alle forze dell’ordine di contrastare il crimine in modo più efficiente.

Va, tuttavia, segnalato che l’IA porta con sé nuove sfide per il futuro dei posti di lavoro e che i suoi impatti socio-economici, legali ed etici devono essere accuratamente affrontati. Le istituzioni europee ritengono, quindi, che si debbano unire le forze per rimanere in prima linea in questa rivoluzione tecnologica, al fine di assicurare la competitività e di creare le condizioni per il suo sviluppo e utilizzo, sempre tenendo fermi i valori dell’Unione.

La volontà della Commissione europea è, dunque, quella di stabilire un approccio europeo comune sull’intelligenza artificiale e sulla robotica, che riguardi in particolare gli aspetti tecnologici, etici, legali e socio-economici, con l’obiettivo di incrementare la ricerca e le capacità industriali all’interno dell’Unione Europea e di porre l’IA al servizio dei cittadini e delle cittadine e dell’economia.

Recentemente, la Commissione ha presentato i passi ulteriori da compiere per conferire fiducia nell’intelligenza artificiale, facendo proseguire il lavoro del Gruppo di esperti di alto livello preposto. Si tratta di una fase pilota per assicurare che le linee guida etiche per lo sviluppo e l’uso dell’IA possano essere implementate nella pratica. In particolare, la Commissione ha invitato le industrie, gli istituti di ricerca e le autorità pubbliche a testare le dettagliate liste di valutazione redatte dal Gruppo di esperti, che vanno ad aggiungersi alle linee guida.

I piani presentati sono compresi nella Strategia IA di aprile 2018, che mira ad aumentare gli investimenti pubblici e privati fino ad almeno 20 miliardi di Euro annui per il prossimo decennio, permettendo di avere più dati disponibili e promuovendo al tempo stesso il talento e assicurando la fiducia.

La Commissione intende agire seguendo tre fasi. La prima riguarda la definizione dei requisiti fondamentali per avere un’intelligenza artificiale affidabile: nello specifico, si tratta dell’agenticità e della supervisione umana, della sicurezza, della privacy e della gestione dei dati, della trasparenza, della diversità, del benessere sociale e ambientale e della responsabilità.

La seconda fase concerne, invece, progetti pilota che coinvolgeranno numerose aziende, amministrazioni pubbliche e organizzazioni, nonché i membri del Gruppo di esperti, i quali saranno così consultati nella spiegazione delle linee guida.

L’ultima fase riguarda, infine, la costituzione di un consenso internazionale per l’IA umano-centrica. In particolare, è desiderio della Commissione rafforzare la cooperazione con altri partner mondiali, quali Canada, Giappone e Singapore, e continuare a svolgere un ruolo attivo nelle discussioni internazionali, al G7 e al G20.

PER SAPERNE DI PIU

Comunicato della Commissione

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