Nel 2024, i flussi migratori lungo la frontiera orientale dell’UE, in particolare dalla Bielorussia, sono aumentati del 66% rispetto all’anno precedente. Russia e Bielorussia sfruttano le persone con visti russi per turismo o studio per utilizzarle come strumento politico per destabilizzare l’UE, sfruttando il principio dell’UE del diritto di asilo. L’UE considera questa pratica una forma di guerra ibrida e ha adottato misure per rafforzare la sicurezza delle frontiere esterne e affrontare tali minacce.
Le principali azioni intraprese includono:
– Identificazione delle sfide: Sostegno ai paesi membri per impedire alla Russia e alla Bielorussia lo sfruttamento dei principi europei, come il diritto di asilo, contro l’Unione.
– Rafforzamento operativo: Investimenti di 170 milioni di euro per migliorare la sorveglianza elettronica, le reti di telecomunicazione e il contrasto alle intrusioni di droni.
– Quadro giuridico: A fronte di tali minacce ibride alle frontiere dell’UE, gli Stati membri hanno la possibilità di adottare misure nazionali che possono incidere sui diritti fondamentali, quali il diritto di asilo. Tali misure devono essere eccezionali, temporanee e adottate solo in casi chiaramente identificati e definiti.
– Cooperazione: Promozione di una stretta collaborazione tra i paesi membri e con l’UE per garantire azioni coordinate ed efficaci.
L’UE ribadisce il suo impegno a supportare gli Stati membri nella protezione dell’Unione e nel mantenimento di uno spazio Schengen funzionante, incoraggiando l’utilizzo degli strumenti giuridici disponibili e dialogando su eventuali misure straordinarie.
Per saperne di più: La Commissione propone misure per rafforzare la sicurezza delle frontiere e contrastare le minacce ibride