L’Europarlamento discute della crisi finanziaria

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Un’azione coordinata a livello europeo per affrontare la crisi dei mercati finanziari ed evitare che gli Stati membri dell’UE prendano decisioni unilaterali dannose, è quanto sostiene il Parlamento europeo al termine di un dibattito svoltosi in vista del prossimo Consiglio europeo.
Vari gruppi politici si sono espressi a favore della creazione di un gruppo di alto livello per studiare le politiche di vigilanza del mercato, progetto in formazione da parte della Commissione europea che dovrebbe essere presieduto da Jacques de Larosière, ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, e a cui parteciperanno Neelie Kroes, commissaria alla Concorrenza, Joaquin Almunia, commissario per gli Affari economici e monetari, e Charlie McCreevy, commissario per il Mercato interno. Alcuni eurodeputati hanno perಠlamentato che nel recente passato non si sia fatto abbastanza a livello europeo per evitare la crisi finanziaria attuale.
Secondo i Popolari europei l’UE ha urgente bisogno del Trattato per poter prendere decisioni forti, che riguardino sia la crisi finanziaria che le proprie istituzioni, quindi gli Stati membri che non hanno ancora ratificato il Trattato di Lisbona sono invitati a farlo così da poter giungere all’adozione finale nel prossimo dicembre.
«Per anni ci siamo sentiti dire che il mercato ce l’avrebbe fatta» ha invece attaccato il capogruppo dei Socialisti europei, Martin Schulz, ma «il mainstreaming liberale è appena collassato in massa», perciಠè necessario pensare molto a regole idonee per la nuova architettura e proibire per legge alcune forme di speculazione, ha auspicato Schulz.
Per i Verdi europei, invece, Pierre Jonckheer ha osservato che la crisi finanziaria mostra l’inadeguatezza delle regole europee condivise e che, quindi, «abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa»; rispetto alle responsabilità  , l’esponente dei Verdi ha affermato che «è fin troppo facile puntare il dito contro la Commissione, visto che taluni commissari hanno fallito con la legislazione».

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