Insistere sulle competenze digitali

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La Commissaria europea per Istruzione multilinguismo e gioventù Androulla Vassiliou, ha scritto una lettera ai ministri dell’Istruzione della UE esortandoli a far sì che la scuola offra ai bambini l’opportunità di sviluppare competenze nella programmazione informatica di base.

La lettera, sottoscritta anche da Neelie Kroes, Vicepresidente e Commissaria per l’agenda digitale, sottolinea l’importanza dell’acquisizione di tali competenze in relazione alla lotta alla disoccupazione giovanile: nel caso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, mancheranno infatti entro la fine del 2020, 900 000 professionisti.

«Conoscere i linguaggi della programmazione informatica non serve solo negli studi di matematica, scienze, tecnologia e ingegneria. Si tratta di uno strumento capace di aiutare direttamente gli studenti a sviluppare competenze trasversali nel campo del pensiero analitico, della soluzione di problemi, del lavoro di squadra e della creatività. Prima si comincia e prima i giovani sapranno orientarsi verso studi informatici e carriere lavorative nel campo delle TIC», sostengono Vassiliou e Kroes.

Nel testo della lettera, anche un’esortazione ai ministri affinché incoraggino i bambini ad impegnarsi nella EU Code Week 2014  di cui dall’11 al 17 ottobre 2014 si terrà la seconda edizione.

http://ec.europa.eu/information_society/newsroo

1 COMMENTO

  1. Richiamo opportuno. La programmazione informatica di base presuppone e sviluppa competenze intellettuali e relazionali importanti non solo sul piano tecnoco-professionale.Occorre però non dimenticare la componente umanistica della formazione, in particolare la sua dimensione etico socio civico politica. Non si diventa cittadini italiani, europei e planetari solo in virtù dell’anagrafe, dell’inglese e dell’informatica.

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