L’1 giungo 2022 la Commissione europea ha deciso di registrare l’iniziativa dei cittadini europei “Good Clothes, Fair Pay” (Bei vestiti, salari equi).
In generale, l’iniziativa dei cittadini europei è uno strumento che consente ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, attraverso proposte di atti legislativi nei settori di sua competenza.
In questo caso, l’iniziativa “Good Clothes, Fair Pay” incoraggia la Commissione a presentare una proposta legislativa che imponga alle imprese di vestiti e calzature il rispetto dei salari di sussistenza nelle catene di approvvigionamento. Inoltre, essa definisce sei obiettivi: individuare, prevenire e attenuare le ingerenze nei diritti umani; ridurre la povertà nell’UE e nel mondo, con particolare attenzione per la situazione delle donne, dei migranti e dei lavoratori con contratti precari e per la necessità di contrastare il lavoro minorile; vietare le pratiche commerciali sleali; riconoscere il diritto all’informazione dei consumatori; migliorare la trasparenza e la rendicontabilità delle imprese del settore dell’abbigliamento e delle calzature.
Poiché questa iniziativa soddisfa le condizioni formali, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile. Quindi, a partire da inizio giungo, gli organizzatori avranno sei mesi per raccogliere il milione di firme necessarie in almeno sette Stati membri e, nel caso di raggiungimento di tale somma, la Commissione sarà tenuta a decidere se dare o meno seguito alla richiesta, giustificando la decisione.
Per ulteriori informazioni: “Good Clothes, Fair Pay” (Bei vestiti, salari equi); Iniziative per le quali è in corso la raccolta di firme; Forum sull’iniziativa dei cittadini europei; Campagna #EUTakeTheInitiative