Parlamento europeo: il resoconto della prima Plenaria di giugno

302

Plenaria particolarmente ricca per il Parlamento europeo, quella svoltasi tra il 6 e il 9 del mese corrente. 

In primo luogo, facendo seguito alla conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Parlamento ha esortato all’avvio dei negoziati per la modifica dei trattati che disciplinano il funzionamento dell’Unione allo scopo di recepire le istanze raccolte tra i cittadini UE e, in particolar modo, l’eliminazione del voto all’unanimità (e del conseguente diritto di veto), l’ampliamento del novero delle competenze dell’Unione e l’attribuzione del potere di iniziativa legislativa al Parlamento medesimo. 

Importanti novità si segnalano sul fronte delle politiche ambientali, in merito alle quali il Parlamento ha adottato la propria posizione negoziale rispetto agli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030, complessivamente conosciuti come “Fit for 55”.  Tra le misure principali, si segnalano: la proposta di raggiungere la soglia zero-emissioni per i veicoli commerciali e civili nel 2035, presumibilmente attraverso l’introduzione di un divieto di immatricolazione dei veicoli diesel e benzina; l’incremento degli obiettivi di riduzione delle emissioni in materia di consumo del suolo e gestione delle risorse forestali, di traffico aereo internazionale e, più in generale, l’adozione di soglie di riduzione più ambiziose per ciascun Paese UE.

Non sono invece state approvate – e sono pertanto state “rimandate” alla Commissione ambiente per nuove valutazioni – le proposte relative alla modifica del Sistema per lo scambio di quote emissione di gas a effetto serra dell’UE (European Union Emissions Trading Scheme – EU ETS) e al Fondo sociale per il clima.

Proseguendo sul versante della politica interna, il Parlamento ha espresso profonda preoccupazione in merito all’approvazione del PNRR polacco (35,4 miliardi di euro) da parte della Commissione europea, chiedendo al Consiglio di non procedere all’approvazione prima di aver ottenuto dal governo polacco sufficienti garanzie in merito al rispetto dello stato di diritto e, in particolar modo, dell’indipendenza del potere giudiziario, alla luce dei provvedimenti in senso opposto adottati negli ultimi anni da Varsavia. 

In materia di Brexit, il Parlamento ha ospitato il Primo Ministro irlandese Micheál Martin in un dibattito nel corso del quale è stata assicurata al governo di Dublino la solidarietà dell’Unione nel far fronte alle conseguenze del ritiro della Gran Bretagna dall’UE. 

La sessione ha altresì celebrato il sessantesimo anniversario dell’adozione della Politica agricola europea (PAC), la cui nuova formulazione entrerà in vigore a partire dal prossimo anno. 

In materia di giustizia, il Parlamento ha approvato la proposta di rafforzamento di Europol, l’agenzia di contrasto alla criminalità dell’Unione europea, di modo da dotarla degli strumenti necessari per far fronte efficacemente ai pericoli posti dalla criminalità organizzata e dal terrorismo internazionale, incentivando i meccanismi di condivisione delle informazioni e le cooperazioni con i Paesi extra-UE.

Novità anche per quanto riguarda il lavoro forzato: il Parlamento ha espresso la volontà di bandire dal territorio europeo i prodotti realizzati mediante lo sfruttamento di manodopera forzata, invitando le autorità preposte a ricorrere agli indicatori di monitoraggio messi a disposizione dall’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL – ILO).

Sul versante della politica di vicinato, la Plenaria ha ospitato il portavoce del Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, il quale ha sollecitato il conferimento al proprio Paese dello status di candidato all’adesione. 

Per quanto riguarda i rapporti con la Turchia, il Parlamento UE ha sottolineato la costante involuzione del Paese rispetto agli standard e ai valori previsti quali requisiti per l’adesione all’Unione europea. 

Infine, il Parlamento ha assegnato il premio cinematografico LUX 2022 alla pellicola bosniaca “Quo Vadis, Aida?” della regista Jasmila Žbanić, incentrato sul massacro di Srebrenica del 1995.

La prossima plenaria avrà luogo il 22 e 23 giugno a Bruxelles.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here