Riportiamo di seguito le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Conferenza internazionale per il 75° anniversario della NATO
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in un contesto caratterizzato da minacce di intensità straordinaria, anche l’Unione Europea è chiamata ad elevare il livello del suo impegno, e a farlo con urgenza.
È una riflessione che oggi si incentra sulla creazione finalmente di una difesa comune, dopo i tentativi senza risultati alla fine del secolo scorso.
A Helsinki, venticinque anni addietro, sembrava che questo obiettivo fosse a portata di mano. Il suo dissolvimento ha reso in questi anni, più volte, l’Unione mera spettatrice di avvenimenti di cui subiva gli effetti negativi.
Dotare l’Unione Europea di una autonomia strategica superiore consentirà alla Nato di essere più forte, proprio in ragione della complementarietà fra le due Organizzazioni, con il rafforzamento di uno dei suoi pilastri, oggi più fragile.
Più fragile perché – come è noto – il ridotto stato di coordinamento e integrazione produce limitate capacità pur a fronte di grandi impegni finanziari. Rimuovere questa condizione andrebbe a beneficio di tutti in un mondo irreversibilmente contrassegnato dal ruolo di grandi soggetti internazionali.
Signore e Signori,
vorrei concludere citando uno dei miei predecessori, del quale, pochi giorni fa, ricorreva l’anniversario della nascita.
Riferendosi all’Europa, nel 1954, il Presidente Einaudi ricordava che lo spettro delle decisioni per i Paesi del continente si riduceva a “l’esistere uniti o lo scomparire”.
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