Il 10 novembre scorso, Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, e il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton hanno inaugurato ufficialmente il Patto per le competenze europeo.
Il patto per le competenze è una delle iniziative faro nel quadro dell’agenda per le competenze per l’Europa per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza, presentata il 1° luglio 2020. L’obiettivo principale del patto è mobilitare risorse e fornire incentivi alle parti interessate per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro, a sostegno delle strategie di crescita a livello locale e regionale.
Secondo una ricerca del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP), 128 milioni di adulti in Europa dovranno aggiornare le loro competenze o acquisirne di nuove per mantenere o ottenere un lavoro che corrisponda alle loro abilità. Considerando i 27 paesi dell’UE, l’Islanda, la Norvegia e il Regno Unito, questa cifra corrisponde a un impressionante 46,1% della popolazione.
A questo proposito il 5 e 6 novembre il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e CEDEFOP hanno organizzato il Terzo Forum per l’apprendimento delle politiche (PLF) sui percorsi di riqualificazione. Il PLF è una piattaforma che riunisce i paesi europei per scambiare pratiche ed esplorare le sfide comuni per quanto riguarda gli adulti con bassi livelli di competenze.
Il forum rientra nella strategia industriale europea, che riconosce l’importanza delle competenze per la duplice transizione verde e digitale e le opportunità che possono offrire alla popolazione. La riconversione e il miglioramento delle proprie competenze devono costituire una componente importante della futura economia sociale di mercato.
Per approfondire: il patto per le competenze, il forum CESE-Cedefop