Il doppio approccio del Vertice europeo

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Il Consiglio Europeo dedicato principalmente all’avvenire dell’Europa, che ha riunito a Bruxelles il 15 e 16 giugno i 25 Capi di Stato e di Governo dell’Ue, ha deciso di seguire un doppio approccio. Da un lato, ha decretato il prolungamento del periodo di riflessione sul Trattato costituzionale che ha avuto inizio con le mancate ratifiche referendarie di Francia e Olanda. Dall’altro, ha inaugurato «l’Europa dei risultati», lanciando 35 progetti concreti nei campi di maggior interesse per i cittadini: sicurezza e giustizia, competitività   e crescita, lotta al crimine organizzato, trasparenza, sviluppo sostenibile, aiuto d’urgenza in caso di crisi o catastrofi naturali, politica estera, sussidiarietà  , e ricerca sulle malattie rare.
Questi progetti, che costituiranno «l’agenda dell’Ue per i prossimi quattro anni», serviranno a riavvicinare l’Europa ai suoi cittadini, mentre proseguirà   il dibattito sull’assetto istituzionale dell’Ue, anche in previsione dei prossimi allargamenti, su cui la Commissione preparerà   un rapporto per il Consiglio europeo di dicembre.
Per il Trattato costituzionale, l’obiettivo è quello di raggiungere una decisione finale entro il primo semestre del 2008, con la speranza di far entrare in vigore il nuovo testo nel 2009, in concomitanza con le elezioni europee; un rapporto che prospetta possibili soluzioni con un calendario di lavoro sarà   presentato dalla Presidenza tedesca nel giugno 2007.
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