Durante la Digital Life Design Nature Conference, tenutasi a Monaco lo scorso 13 settembre, Ursula von der Layen ha tenuto un discorso sull’importanza della transizione ecologica.
Il suo discorso è iniziato con una breve riflessione sul futuro, non in qualità di Presidente della Commissione bensì in qualità di nonna di quattro nipoti, nati in questo decennio, in un mondo «non in gran forma» come afferma lei stessa. Attraverso le sue parole manifesta preoccupazione rispetto alla velocità con cui avanza il riscaldamento globale e alle conseguenze che ne deriveranno come ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi.
Continua la sua riflessione dicendo: «I miei nipoti potrebbero non sentire più i grilli in una notte d’estate, ma potrebbero trovarsi ad affrontare nuove malattie, trasportate attraverso i continenti da zanzare invasive. Con simili prospettive, è naturale che le persone, soprattutto i giovani, siano turbati. E giustamente chiedono un cambiamento.»
Il cambiamento è impegnativo, ci vuole sforzo per abbandonare le vecchie abitudini ormai insostenibili per il Pianeta e trovare il coraggio di mettersi in gioco, alla ricerca di nuove soluzioni.
Ma la transizione transizione è già in atto; negli ultimi cinque anni l’Unione Europea ha trasformato in legge gli obiettivi climatici 2030 e la neutralità climatica 2050.
Di conseguenza l’UE si sta impegnando ad attuare i nuovi decreti migliorando le proprie politiche ad esempio incentivando gli investimenti nel campo delle fonti energetiche rinnovabili o delle automobili elettriche.
Il cambiamento delle politiche non è sufficiente, è necessario modificare anche la nostra mentalità. Negli anni a venire, dovrà compiersi una trasformazione che vada oltre il settore energetico. E’ necessario ripensare radicalmente il rapporto tra la nostra economia e il mondo naturale, è fondamentale «Includere la natura nel bilancio». Alcune imprese hanno già cominciato a includere nei loro piani aziendali la tutela dell’ambiente adeguando le politiche economiche al ritmo della natura e non a quello dei consumatori.
Insieme al settore energetico, l’agricoltura risulta un tema centrale nel discorso della Presidente che riprende il dibattito tenutosi durante il Dialogo Strategico sul futuro dell’agricoltura in Europa.
«Gli agricoltori sono tra le prime vittime del cambiamento climatico e della perdita della natura. Allo stesso tempo, le strutture e le pratiche agricole possono alimentare queste crisi. Pertanto, l’agricoltura sostenibile è uno strumento estremamente importante per supportare un’agricoltura che sia in sintonia con la natura. Sappiamo che questo può essere fatto con un sistema efficiente di premi e incentivi. Solo se gli agricoltori possono vivere della loro terra, investiranno in pratiche più sostenibili. Abbiamo bisogno di nuovi strumenti finanziari, per compensare gli agricoltori che sostengono i costi di pratiche sostenibili che tutelano il suolo, la terra, l’acqua e l’aria. È tempo di premiare coloro che servono il nostro pianeta.» Afferma Ursula von der Layen.
Secondo la presidente si potrebbero istituire dei «crediti natura» per premiare le comunità locali e gli agricoltori che forniscono «servizi ecosistemici». In passato è già stato utilizzato un modello simile, secondo cui se vuoi inquinare immettendo in atmosfera ossido di carbonio paghi, altrimenti investi negli impianti innovativi e nella tecnologia per ridurre le emissioni.
La sfida contro il cambiamento climatico, la decarbonizzazione e la protezione del nostro ecosistema deve portare ad una crescita, ad una ripresa, ad un’economia circolare e competitiva che restituisca alla natura più di quanto le tolga.
Per saperne di più: Keynote speech by President von der Leyen at the DLD Nature Conference