Parlamento europeo: il resoconto della plenaria di settembre

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Con la Plenaria svoltasi dal 16 al 19 settembre si è aperta la nuova legislatura UE, eletta lo scorso 6-9 giugno 2024. Essa rappresenta, dunque, il punto d’arrivo di un complesso lavoro legislativo effettuato in seno alle commissioni parlamentari e ai gruppi politici.

Oltre ad uno scambio di opinioni tra i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo e la Presidente eletta della Commissione sul suo progetto per il nuovo Collegio dei Commissari, sono stati numerosi i temi trattati dopo la lunga pausa che ha seguito le elezioni, e tra le principali risoluzioni adottate spiccano:

  1. L’Ucraina deve poter colpire obiettivi militari legittimi in Russia: nel testo, adottato giovedì 19 settembre, il Parlamento sottolinea che le consegne insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l’impatto degli sforzi compiuti finora per la difesa dell’Ucraina dall’offensiva Russa.

I deputati ribadiscono l’invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina, ribadendo, inoltre, la posizione secondo cui tutti i Paesi dell’UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi a fornire all’Ucraina un sostegno militare annuale non inferiore allo 0,25% del loro PIL. La maggioranza del Parlamento, inclusi PPE, Renew Europe e i Verdi, ha sostenuto il proseguimento degli aiuti, mentre i gruppi più a destra, come l’ID e ECR, hanno espresso riserve o votato contro.

  1. Rapporto Draghi sulla Competitività: l’ex presidente della BCE, Mario Draghi, ha presentato il suo rapporto sulla competitività europea. Le sue proposte hanno ricevuto ampi consensi da parte dei gruppi politici di destra e centro, suscitando, tuttavia, critiche da parte della sinistra, la quale insiste per un maggiore focus sulle politiche sociali e ambientali, evidenziando una divisione nelle reazioni politiche​.
  1. Il Parlamento ha reagito ai recenti eventi meteorologici estremi in Europa: in una risoluzione sulle devastanti inondazioni in Austria, Cechia, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, i membri del Parlamento hanno espresso insoddisfazione per i recenti tagli al bilancio del Meccanismo di protezione civile dell’UE, richiedendo maggiori investimenti nella resilienza regionale e locale. Secondo la risoluzione, la futura politica di coesione dell’UE si dovrà concentrare maggiormente sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ampio il sostegno da PPE, S&D e Verdi, mentre ID ed ECR hanno mostrato più scetticismo circa la risoluzione.
  1. Venezuela: gli eurodeputati riconoscono Edmundo González come presidente: in una risoluzione adottata giovedì 19 settembre con 309 voti a favore, 201 contrari e 12 astensioni, il Parlamento ha condannato fermamente i brogli elettorali orchestrati dal Consiglio nazionale elettorale controllato dal regime venezuelano, riconoscendo Edmundo González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto del Paese e María Corina Machado come leader delle forze democratiche in Venezuela, condannando fermamente, inoltre, l’emissione di un mandato di arresto da parte del governo venezuelano nei confronti di González. 

La prossima sessione plenaria del Parlamento europeo si terrà dal 7 al 10 ottobre 2024 a Strasburgo.

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