Il CESE e i rischi psicosociali lavorativi

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Il 27 aprile, nella Giornata mondiale per la Sicurezza della Salute sul lavoro 2023, il Comitato economico e sociale europeo ha presentato il documento “Lavoro precario e salute mentale” il quale richiama l’attenzione della Commissione Europea per quanto riguarda una proposta legislativa vincolante in materia di prevenzione di rischi psicosociali sul posto di lavoro. In particolare sono state raccolte molte prove a sostegno del fatto che il lavoro precario aumenta le possibilità per il lavoratore di convivere con una salute mentale deteriorata. Questo documento rende la questione un problema di salute pubblica.

Il lavoro precario comprende aspetti quali insicurezza lavorativa, contratti temporanei che tendono allo sfruttamento, un alto numero di ore lavorative e l’incapacità di pianificazione da parte del lavoratore nella propria vita lavorativa e quotidiana. Questi elementi violano i diritti fondamentali del lavoratore e devono essere eradicati il prima possibile.

Il Comitato economico e sociale europeo ha anche adottato una proposta riguardo alla “Democrazia sul lavoro” che prevede la piena partecipazione dei lavoratori e delle parti sociali, e che sottolinea l’importanza di rendere i posti di lavoro più democratici attraverso una piena partecipazione dei lavoratori quando vengono prese le decisioni.

Per saperne di più: il comunicato del CESE

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