I dati della Commissione, dove sono gli idraulici polacchi?

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Gli operai e i lavoratori dei nuovi Stati membri non hanno invaso l’Europa dei quindici. Questo il principale esito del rapporto presentato a Bruxelles dal Commissario all’Occupazione e Affari sociali Vladimir Spidla. La libertà   di circolazione delle persone è una delle quattro libertà   fondamentali che, secondo i Trattati, rappresentano l’obiettivo dell’integrazione europea. Le correnti di lavoratori provenienti dai dieci Stati membri sono limitate e non sufficientemente ampie da incidere sul mercato del lavoro e la percentuale di cittadini dei nuovi Stati membri residente nei quindici ha registrato tendenze alla stabilizzazione dopo l’allargamento. La forza lavoro proveniente dai nuovi Stati membri e soprattutto da Est, che nel 70% dei casi si limita ad una permanenza stagionale, è poi fondamentale per compensare la mancanza di manodopera in certi settori quali l’edilizia.
In sostanza i lavoratori dei nuovi Stati membri hanno limitato le loro migrazioni, proprio in coincidenza con l’allargamento perchà©, si legge ancora nello studio, dalla data dell’allargamento il mercato del lavoro dei nuovi Stati membri è positivo e i tassi di disoccupazione diminuiscono.
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