I campi estivi organizzati da città e regioni europee per i bambini ucraini sono stati elogiati come atto di solidarietà dal Presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR) e dal sindaco di Kiev.
Tali campi sono stati in grado, infatti, di offrire un momento di normalità ad oltre cinquecento bambini ucraini provenienti da scuole primarie e secondarie le cui vite sono state sconvolte dalla guerra. Si tratta di iniziative che rientrano in una più ampia dimostrazione di solidarietà dell’UE, che va dagli aiuti umanitari ai gemellaggi agli impegni per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina.
Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha chiesto alle città e alle regioni dell’UE di contribuire all’organizzazione dei campi estivi durante una sessione plenaria del CdR nell’aprile 2022. Al suo appello ha risposto positivamente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ospitando dal 2 al 15 luglio 36 minori provenienti da varie zone di Kiev e delle città limitrofe e coinvolgendoli in varie attività ricreative e culturali pensate appositamente per loro.
Simili campi sono stati organizzati anche a Nîmes in Francia, a Preili in Lettonia, nelle regioni della Podcarpazia e della Wielkopolska in Polonia, a Maramureș in Romania, ad Atene in Grecia, a Tampere in Finlandia, nella Baviera in Germania e a Danzica, in Polonia; mentre altre regioni Ue stanno pianificando simili campi più avanti nel corso di quest’anno. I costi di realizzazione sono sostenuti dai comuni e dalle regioni dell’UE che aderiscono, in collaborazione con partner pubblici, privati e della società civile.
I dati dell’UNHCR indicano che 7,1 milioni di ucraini sono stati sfollati a causa della guerra ma rimangono in Ucraina, mentre altri 5,8 milioni sono rifugiati in Europa, la maggior parte dei quali donne e bambini.
Per ulteriori informazioni: I campi estivi a Roma e in altre città europee accolgono i bambini ucraini; L’Ucraina e i leader locali dell’UE uniscono le forze per offrire campi estivi a migliaia di bambini
