Gli Stati Membri devono rispettare gli impegni presi in materia di immigrazione

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Nonostante gli Stati membri abbiano concordato il trasferimento di 160.000 rifugiati dalla Grecia e dall’Italia entro settembre 2017, solamente l’11% (18,770 persone all’11 maggio) di quanto previsto è stato effettivamente ricollocato.

In risposta a questo scarso adempimento agli obblighi di accoglienza di richiedenti asilo, il Parlamento ha ulteriormente sottolineato i doveri degli stati membri ponendo particolare accento sull’accoglienza dei minori non accompagnati. Secondo il volere espresso da 398 voti favorevoli, 134 contrari e 41 astensioni, la priorità di ricollocazione deve essere concessa ai minori non accompagnati e ad altri soggetti vulnerabili, considerando che finora è stato ricollocato solo un minore.

Ad oggi, la Finlandia e Malta sono gli unici stati membri in linea con gli obiettivi prefissati. Altri stati sono stati fortemente criticati per applicare preferenze discriminatorie e restrittive ricollocando solo madri single o escludendo richiedenti di specifiche nazionalità, come gli eritrei, nonché applicando misure di sicurezza molto estese.

Il Parlamento ha messo in chiaro che, anche se non saranno raggiunti gli obiettivi di ricollocazione entro settembre, i paesi UE dovranno continuare a trasferire i richiedenti idonei. Si propone inoltre di prorogare lo schema di ricollocazione finché il nuovo regolamento di Dublino verrà adottato.

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