Giornata mondiale di solidarietà con il popolo palestinese

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Si celebra il 29 novembre la giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Questa ricorrenza fu istituita nel 1997 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che scelse tale data in ricordo alla risoluzione 181(II) adottata nello stesso giorno del 1947.

Essa prevedeva l’istituzione di due stati indipendenti (Israeliano e Palestinese), con un’unica capitale, Gerusalemme, sotto amministrazione delle Nazioni Unite. Come ben sappiamo, non si è mai giunti alla costituzione di uno Stato palestinese, cosa che continua a generare ingiustizie e sofferenze nei confronti del popolo palestinese.

Divisi fra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, i Palestinesi vivono anche gravi difficoltà politiche interne, che non aiutano certo ad affrontare i gravi problemi posti dall’occupazione di Israele e a rafforazare la loro posizione in  un ipotetico negoziato di pace.

Particolarmente difficile è la situazione a Gaza, dove l’embargo imposto da Israele costringe gli abitanti a vivere in pessime condizioni umanitarie e con poche speranze di cambiamenti nel prossimo futuro. Visto il divieto di passaggio per entrare nella zona imposto da Israele, sono poche le testimonianze dirette che ci possano informare sulla situazione corrente. Tuttavia Mansour, volontario per l’associazione “Physicians for human rights”, dopo essere stato nella regione ha deciso di raccontare ciò che ha visto e vissuto. Nel campo profughi di Jabalya, ad esempio, un bambino su tre dichiara di essere stata vittima di abusi sessuali, le condizioni igienico-sanitarie sono pessime e la povertà è dilagante. D’altra parte, nell’insieme della Striscia, è difficile poter immaginare uno scenario migliore, considerando che quasi due milioni  di persone sono costrette a vivere in un’area ristrettissima (appena di circa tre volte più grande della superficie del comune di Cuneo), senza via d’uscita.

Malgrado i tentativi, a livello internazionale, di risolvere il conflitto israelo-palestinese, i negoziati di pace, oggi, sono fermi e senza una prospettiva di riprendere su basi eque e vicine alla risoluzione dell’ONU del 29 novembre 1947.

Tuttavia, in questo giorno dedicato alla solidarietà con il popolo palestinese, l’Onu promuove attività di sensibilizzazione a livello globale, per informare le persone e smuovere le coscienze. L’obiettivo è quello di promuovere negoziati per trovare una soluzione pacifica, attesa ormai da troppo tempo.

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