L’Ufficio europeo per il sostegno all’asilo ha presentato una relazione sulle richieste di asilo nell’Unione Europea.
L’Ufficio europeo per il sostegno all’asilo, un’agenzia dell’Unione Europea il cui compito è quello di fornire strumenti per aiutare gli Stati Membri a fronteggiare i flussi di richiedenti asilo, ha recentemente presentato davanti alla commissione sulle Libertà civili del Parlamento europeo una relazione sulle richieste di asilo nell’Unione Europea e in altri Stati, quali la Svizzera, l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia.
Dalla relazione è emerso che nel 2016 1,3 milioni di persone hanno chiesto asilo nell’Unione Europea, un dato in calo del 7% rispetto al 2015.
Va evidenziato come il 32% di tali richieste riguardassero minorenni e come oltre un quarto delle domande sia provenuto da cittadini siriani, seguiti nell’ordine da afghani, iracheni, pachistani e nigeriani, il cui numero è significativamente aumentato, anche a causa della crescita delle migrazioni provenienti dai paesi dell’Africa sub-sahariana. I siriani, gli eritrei e gli iracheni che hanno presentato domanda di asilo hanno visto quasi 700.000 richieste accolte su 1,15 milioni presentate.
Nonostante tutto, gli attraversamenti illegali dei confini esterni dell’Unione Europea rimangono significativi: dei 511.000 complessivi, quasi 400.000 provengono dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia. Un dato significativo si registra, invece, sul versante turco: grazie all’accordo tra l’Unione Europea e il governo di Ankara, gli attraversamenti irregolari su quel fronte si sono ridotti da 885.386 a 182.534.