Oggi, mercoledì 17 ottobre, si celebra la ventiseiesima edizione della Giornata mondiale per l’eradicazione della povertà.
La celebrazione nasce dall’iniziativa di Padre Joseph Wresinski, sacerdote francese di origini polacche che ha dedicato il suo sacerdozio alla lotta contro la povertà dando vita, nel 1957, all’attuale Movimento internazionale ATD Quarto Mondo.
Il 17 ottobre 1987 Padre Wresinski, già affermatosi a livello internazionale come punto di riferimento nelle iniziative di contrasto alla povertà, inaugurò, sul Sagrato delle libertà e dei Diritti dell’Uomo di Parigi, una lapide in memoria delle vittime della miseria sulla quale furono incisi i passi più significativi del suo appello all’azione: “Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. unirsi per farli rispettare e’ un dovere sacro”.
Cinque anni dopo l’appello di Wresinski, con la risoluzione 47/196 del 22 dicembre 1992, le Nazioni Unite hanno proclamato ufficialmente il 17 ottobre “Giornata Internazionale per l’eradicazione della povertà”.
L’edizione del 2018 è dedicata al tema “Unirsi con chi è rimasto più indietro per costruire un mondo di inclusione e rispetto universale per la dignità e i diritti umani” (“Coming together with those furthest behind to build an inclusive world of universal respect for human rights and dignity”), che mira a ricordarci l’importanza di coinvolgere direttamente le persone che versano in condizioni di povertà nella definizione delle politiche per l’eradicazione dell’indigenza, come ribadito nelle strategie elaborate dalle Nazioni Unite per la “Terza decade ONU per l’eradicazione della povertà (2018-2027)”. Inoltre, nell’anno in cui si celebra il settantesimo anniversario della proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, ci offre l’occasione per evidenziare lo stretto legame esistente tra le condizioni di estrema povertà in cui troppe persone versano, tuttora, nel Mondo, e le violazioni dei diritti umani che queste quotidianamente subiscono.
Per approfondire: il comunicato dell’ONU, la figura di Padre Joseph Wresinski