«La storia dell’Europa dimostra come la depressione economica puಠtragicamente portare a un incremento dell’esclusione sociale e della persecuzione. Noi siamo preoccupati che, in tempo di crisi, i migranti, le minoranze e altri gruppi vulnerabili diventino capri espiatori per politici populisti e media».
Questo il monito lanciato in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale dai tre principali organi di difesa dei diritti umani in Europa, cioè l’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA), la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI) e l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (ODIHR). In un comunicato congiunto, i tre organismi si dichiarano «allarmati per la crescita del numero di attacchi violenti contro migranti, rifugiati, richiedenti asilo e verso minoranze come i rom» e invitano le classi dirigenti a essere estremamente caute ed evitare ogni discorso che possa essere d’incitamento all’odio interetnico, religioso o razziale. Ai responsabili politici è anzi richiesto di pronunciarsi chiaramente condannando ogni tipo di violenza a sfondo razziale ed evitando di dare spiegazioni semplicistiche e connotazioni xenofobe a problemi sociali complessi. àˆ di fondamentale importanza proseguire con il monitoraggio di questi crimini e con la formazione degli ufficiali di pubblica sicurezza, sempre in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile, sostengono FRA, ECRI e ODIHR che chiedono di evitare tagli finanziari agli strumenti di protezione sociale e di inclusione, che colpirebbero duramente le fasce più deboli già in grande difficoltà .
Anche l’European Network Against Racism (ENAR) ha lanciato un allarme sul rischio che il razzismo aumenti in un periodo in cui le persone vivono una crescente insicurezza per il futuro. Inoltre, osserva l’ENAR, le comunità rom, sinti e nomadi, le comunità immigrate vulnerabili e varie comunità musulmane sono tra coloro che hanno più probabilità di essere colpiti profondamente dalle conseguenze della crisi economica. In un momento di crescenti ineguaglianze e discriminazioni persistenti «i politici dovrebbero dare priorità agli obiettivi sociali e non promuovere messaggi xenofobi e razzisti che minano i valori dell’UE di pari opportunità e di rispetto dei diritti umani». Per questo, anche in prospettiva delle prossime elezioni europee, l’ENAR chiede ai partiti nazionali ed europei di impegnarsi in una forte azione di lotta al razzismo.
«àˆ proprio in momenti come questi che si avverte una maggiore necessità di preservare i valori dell’umanità , quali giustizia, uguaglianza, solidarietà , tolleranza e rispetto reciproco. In questo contesto, i media giocano un ruolo fondamentale poichà© possono sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare il dibattito pubblico sulla discriminazione, in particolare quella di tipo razziale» ha dichiarato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, ricordando la campagna contro la discriminazione che l’organismo europeo sta portando avanti in collaborazione con giornalisti e media di tutta Europa.